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Milano, vicesindaca Scavuzzo: “Weekend positivo, pensiamo a guardie volontarie nei parchi”

Un weekend positivo nonostante qualche problema nei parchi. È il bilancio della vicesindaca di Milano, Anna Scavuzzo, dopo il primo fine settimana di fase due. Superate le polemiche per gli affollamenti nella zona della movida, ora sono le aree verdi a preoccupare. Palazzo Marino esclude l’utilizzo dell’esercito, mentre si pensa ad accordi con guardie volontarie.
A cura di Simone Gorla
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La vicesindaco di Milano, Anna Scavuzzo, giudica "positivo" il primo weekend della "fase due" a Milano dopo le polemiche sugli assembramenti nelle zone della movida che venerdì mattina avevano provocato l'intervento del primo cittadino Giuseppe Sala. Ai microfoni di Radio24, Scavuzzo ha spiegato di aver temuto per la situazione nel fine settimana ed "essere stata con il fiato sospeso fino all'ultimo", anche se "i controlli erano stati potenziati".

Nei parchi qualche problema e persone senza mascherine

"C'è stata una buona risposta", ha sottolineato, nonostante qualche problema nei parchi, "soprattutto quelli cintati, come a Parco Sempione". Problemi legati anche a "mascherine non portate", che hanno portato a qualche sanzione. Scavuzzo ha risposto con un secco "no" all'ipotesi che a Milano sia impiegato l'esercito nei luoghi più suscettibili ad assembramenti, precisando che allo studio sono invece "accordi con guardie volontarie".

Ipotesi guardie volontarie nei parchi

L'obiettivo dell'amministrazione "non è dare più multe, ma far rispettare le prescrizioni", ha spiegato Scavuzzo, e l'idea è di utilizzare i volontari "soprattutto nei parchi". Per questo Palazzo Marino sta prendendo accordi con associazioni di volontariato "per esempio con il personale in quiescenza della polizia locale, le guardie ecologiche, i City Angels e le associazioni d'arma, che richiameranno al rispetto delle regole, soprattutto nei parchi".

"Governo è lento, dovrebbe essere più incisivo"

La vicesindaca nel corso dell'intervista non ha risparmiato una critica al governo. Nel prendere provvedimenti economici e sanitari l'esecutivo "è lento, dovrebbe essere più incisivo", ha rilevato Scavuzzo. "Noi dobbiamo vedere adesso le questioni di Bilancio per poterlo utilizzare tra qualche mese".

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