Milano, una ‘città della fragilità’ per bimbi disabili: nelle ex docce la sede della fondazione Tog
È partito a Milano il cantiere per la nuova sede della Fondazione Tog (Together To Go Onlus) , che dal 2011 si occupa di bambini disabili colpiti da patologie neurologiche complesse, organizzando percorsi riabilitativi individuali e personalizzati in favore dei più piccoli. Hanno avuto inizio nella giornata di martedì 12 novembre i lavori per la ricostruzione del nuovo centro, che sorgerà in via Livigno 1 al posto delle ex docce comunali inutilizzate da molti anni. In quest'area del municipio 9 prederà vita ‘La città della fragilità' che sarà il nuovo polo di riferimento per la disabilità in città.
Al via i lavori per la nuova sede della Fondazione Tog
L'inaugurazione del cantiere di via Livigno è il primo passo verso la realizzazione di un edificio ecosostenibile a vetrate, che occuperà una superficie di 3.500 metri quadrati. Nella nuova sede gli spazi a disposizione per le attività della fondazione Together to go aumenteranno e saranno anche potenziati i servizi in favore dei piccoli ospiti del centro. Tra le novità più importanti spicca la realizzazione di un ambulatorio in cui opereranno medici specializzati. Sarà inoltre installata una piscina che sarà utilizzata per l'idroterapia, che andrà ad aggiungersi a una nuova caffetteria e agli spazi pensati per il doposcuola per gli studenti con bisogni educativi speciali. La conclusione definitiva dei lavori è prevista per la primavera del 2021.
Una ‘città della fragilità' per bimbi disabili nelle ex docce comunali
Realizzato nel 1960 per ospitare un comparto di docce pubbliche, lo stabile all’angolo tra via Livigno e viale Jenner è inutilizzato dal 2010. Il progetto architettonico prevede la demolizione e ricostruzione dell’edificio che, pur conservando l’attuale impronta, avrà un piano in più e aggiungerà una nuova ala simmetrica al lato corto di viale Jenner. "Il lavoro di Tog è un investimento sul futuro attraverso un investimento sul presente – ha dichiarato la vicesindaco Anna Scavuzzo – Non possiamo che essere orgogliosi che uno spazio da troppo tempo inutilizzato riprenda ora vita con un progetto come questo, dedicato a chi ha più bisogno di cure e attenzioni, ma anche aperto a tutto il territorio”.