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Milano, ultimatum di Sala: “Immagini vergognose, c’è da incazzarsi: se non cambia chiudo i Navigli”

“Ci sono momenti in cui c’è da incazzarsi e questo è uno di quei momenti. Le immagini di ieri sono vergognose”. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala minaccia di chiudere la zona della movida tra Darsena e Navigli dopo le scene di affollamento di ieri. Il primo cittadino ha lanciato un ultimatum spiegando che “o le cose cambiano oggi o io domani prenderò provvedimenti: chiudo i Navigli”.
A cura di Simone Gorla
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"Quando c'è da ringraziare i milanesi per il loro comportamento virtuoso sono il primo a farlo, ma ci sono momenti in cui c'è da incazzarsi e questo è uno di quei momenti. Le immagini di ieri sui Navigli sono vergognose". Il sindaco di Milano Giuseppe Sala lancia "un ultimatum" in un duro video messaggio ai cittadini dopo le scene di affollamento di ieri sui Navigli, alla Darsena e nei parchi. Il primo cittadino ha annunciato che "o le cose cambiano oggi o io domani prenderò provvedimenti: chiudo i Navigli".

Sala minaccia la chiusura dei Navigli: immagini vergognose

"È anche un po’ deprimente per me dover rispiegare qual è la situazione, ma ve lo ridico. Noi siamo in crisi, non solo dal punto di vista sanitario, e abbiamo visto quanto ha toccato questa città la pandemia. Ma siamo anche in una profondissima crisi socioeconomica. Milano ha bisogno di tornare a lavorare, a lavorare", ha ribadito Sala. "Questo è il punto. Non è un vezzo, non è una voglia, è una necessità e io sto e starò sempre dalla parte di quelle famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese. Sto dalla parte di quelli che vanno a lavorare, non a divertirsi, per portare a casa per le loro famiglie quanto è necessario. E non permetterò che quattro scalmanati senza mascherina, uno vicino all’altro, mettano in discussione tutto ciò".

Il sindaco: uno per cento di irresponsabili mette in difficoltà tutti

"Potevamo essere inconsapevoli o non pienamente consapevoli 2 o 3 mesi fa, e anche io lo sono stato, ma ora no", ha proseguito il sindaco, annunciando che "o le cose cambiano oggi o io domani  prenderò provvedimenti: chiudo i Navigli o chiudo lo sport. E poi lo spiegate voi ai baristi perché il sindaco non gli permette di vendere". Il sindaco nelle scorse ora è finito al centro di polemiche e appelli dei cittadini per la mancanza di controlli nelle aree della movida in vista dei prevedibili affollamenti dopo la riapertura dei locali con la possibilità di comprare drink e cibo da asporto. "Io mi piglio le mie responsabilità, stasera metto più vigili, ma ve lo ripeto: non è un guardia e ladri, non è un gioco, non possiamo permettercelo in una città da 1,4 milioni di abitanti e 1700 km di strade. Per cui, usiamo la testa tutti anche perché senza testa c’è l'uno per cento di milanesi, e io non permetterò che l’1 per cento metta in difficoltà il 99 per cento. Vediamo domani mattina com’è la situazione”.

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