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Milano, troppo caldo nel capannone: gli operai della Bonetti Acciai scioperano

I lavoratori della Bonetti Acciai, azienda che produce lame per il settore delle cartiere, hanno decido di scioperare a causa delle condizioni di lavori di questi giorni dove al caldo estremo esterno si aggiunge quello sprigionato dai macchinari che ha fatto salire la temperature interna ai capannoni. A darne notizia è la Fiom-Cgil in una nota: “Per “convincere” l’azienda a intervenire e ottenere condizioni di lavoro dignitose, gli operai della Bonetti Acciai hanno deciso di scioperare”
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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Gli operai della Bonetti Acciai hanno deciso di scioperare a causa delle temperature elevate all'interno dei capannoni dell'azienda che rendono il lavoro impossibile. Per questo domani, giovedì 25 e venerdì 26 luglio i dipendenti dell'azienda che produce lame per il settore delle cartiere hanno deciso di incrociare le braccia in segno di protesta: due ore di sciopero a fine turno per chiedere condizioni di lavoro migliori. A darne notizia è la Fiom Cgil in una nota diffusa nella giornata di oggi: "D'estate, tendenzialmente, fa caldo. Ma se sei un operaio della Bonetti Acciai e lavori il ferro alla temperatura esterna si somma quella prodotta dai macchinari e la situazione diventa davvero insopportabile", si legge nel comunicato nel quale si fa riferimento a due stabilimenti, quelli di Lainate e Cantalupo, dove gli operai sarebbero "stremati dal caldo".

Sciopero operai Bonetti Acciai: a rischio salute e sicurezza dei lavoratori

Secondo il sindacato infatti nei capannoni "il termometro raggiunge gradazioni insostenibili tali da mettere a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori", e in questi giorni di forte caldo la situazione è peggiorata: l'azienda, dopo le segnalazioni degli stessi operai e del sindacato, ha deciso di distribuire delle bottigliette d'acqua ai propri dipendenti. Soluzione ritenuta insufficiente da parte dei dipendenti che hanno deciso di scioperare così da "convincere l'azienda a intervenire e ottenere condizioni di lavoro più dignitose". L'agitazione avrà luogo per due ore a fine turno nelle giornate di giovedì 25 e venerdì 26 luglio.

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