Milano, troppo buio nelle strade: gli esperti dicono no ai nuovi led
Era stato avviato lo scorso settembre il nuovo piano presentato dal Comune e A2A per la nuova illuminazione pubblica del capoluogo lombardo, che prevedeva la conversione delle consuete lampade presenti sul territorio in apparecchi a led. Così, sulla scia di città come Los Angeles, Copenaghen, Stoccolma e Oslo, Milano si avvia a diventare la prima città italiana completamente illuminata a led, con un risparmio stimato del 52% dei consumi e del 31% sulla ‘bolletta’ del Comune. Dalla notizia e l'attuazione del progetto sono passate solo alcune settimane e sono arrivate le prime polemiche: i cosiddetti “lighting designer” milanesi, cioè gli esperti di illuminazione degli ambiti industriali e per i luoghi di lavoro, nati a seguito dei primi studi di ergonomia ed ergotecnica, si sono infatti schierati contro il piano di sostituzione dei vecchi lampioni, contestando la scelta di Palazzo Marino.
Le lampade a led? Hanno bassa efficienza
La ragione del dissenso sarebbe lo scarso risultato ottenuto dai led, dato il cono di luce diverso dalla abituale lampade ad incandescenza, che non donerebbe la luce prevista e lascerebbe quindi troppe zone al buio. L'associazione ha così deciso di contattare il sindaco Giuliano Pisapia, invitandolo ad avere un incontro assieme ad assessori e tecnici interessati alla questione, affinché venga presa visione del progetto, degli annessi calcoli illuminotecnici di risparmio energetico.