Milano, tornano a casa dopo il volontariato con i senzatetto: ragazzi multati per assembramento
Tornavano a casa dopo aver servito i pasti alla mensa per i senzatetto allestita dal Comune di Milano dentro il centro sportivo Saini. Come ogni volta che facevano volontariato, per rientrare hanno attraversato il parco Forlanini diretti alla fermata dell'autobus. Ma questa volta sono stati fermati e multati, nonostante l'autocertificazione: 280 euro ciascuno e constatazione di assembramento.
Tre ragazzi fermati dopo aver fatto volontariato: multati per assembramento
È successo a Milano a tre ragazzi tra i 19 e i 20 anni che avevano appena terminato il loro impegno come volontari per loro attività di volontariato con i clochard. "Già altre volte la polizia locale e i carabinieri ci hanno fermato", racconta Filippo, uno dei tre ragazzi protagonisti loro malgrado di questa vicenda surreale. Spiega che quella sera, come facevano abitualmente da un paio di settimane, lui e gli altri volontari stavano camminando con mascherina e a distanza di sicurezza in mezzo al parco per andare a prendere l'autobus 73. In altre occasioni "è sempre bastato spiegare che diamo una mano come volontari in via Corelli. Non ci hanno mai chiesto neanche l'autocertificazione". La sera del 24 aprile i tre ragazzi sono stati fermati dai carabinieri. I militari dell'Arma non hanno voluto sentire ragioni. "Non molto lontano da noi – spiega il volontario – c'erano due senzatetto intenti a raccogliere della legna, ma che né io né gli altri due volontari avevamo mai visto. Li hanno messi nel nostro verbale e ci hanno contestato l'assembramento: la multa è di 280 euro a testa che se non paghiamo entro sessanta giorni diventano quasi 500 euro".
Spazio Aperto Servizi: Ci auguriamo che l'incidente si risolva, nostro servizio è prezioso
"Ci rammarichiamo per quanto avvenuto ai nostri giovani volontari che si sono visti consegnare una multa per ‘assembramento' al termine del servizio di volontariato da loro svolto presso il Centro Saini in assistenza ai senza tetto ivi ospitati. Siamo certi che questa situazione si ricomporrà il prima possibile", ha commentato Maria Grazia Campese, presidente Spazio Aperto Servizi.
"I servizi da noi condotti in questo particolare periodo sono da considerarsi indifferibili quanto un’attività lavorativa e professionale. Sono svolti in accordo e su diretto indirizzo dell’amministrazione comunale. E i nostri volontari – come di qualsiasi altra realtà impegnata sul campo – svolgono un servizio prezioso a favore degli ultimi e della collettività. Siamo certi – conclude Campese – che le autorità di pubblica sicurezza e il Prefetto sapranno trovare la migliore modalità per la risoluzione di questo incidente che può sicuramente capitare a tutti nell’esercizio del proprio lavoro".