Milano, timbro dei servizi mortuari sul certificato di matrimonio
Un invito per niente benaugurante, quello che il Comune di Milano porge ai futuri sposi della città. Chiunque fosse intenzionato a convolare a nozze, infatti, dovrà recarsi agli uffici dell’anagrafe, in via Larga, per le dovute pubblicazioni, per poi dirigersi, però, alla sezione dedicata ai “Servizi funebri”. A raccontare l’ambigua faccenda a Repubblica è stato un cittadino recatosi alcuni giorni fa al Comune con la sua compagna, per sbrigare tutte le pratiche necessarie per sposarsi. Stabilito il giorno, un sabato mattina primaverile, i due vengono però inviati all’ufficio versamenti nell’ufficio servizi funebri, per pagare la tariffa di 96 euro.
"Il gentile impiegato dell'ufficio matrimoni ci manda a fare il versamento nell'ufficio servizi funebri. Per pagare bisogna prendere il numerino e attendere. La macchina offre due opzioni: 1. decessi, 2. altri servizi funebri”. Un segno del destino? Si spera vivamente di no, ma ciò che è certo è sicuramente il gesto di cattivo gusto: "È un matrimonio, definirlo ‘servizio funebre' non sembra bene augurante".
La vicenda però non termina lì: alla riconsegna della ricevuta, difatti, due grossi timbri cimiteriali erano ben in mostra sul foglio. A quel punto il futuro sposo ha perso la pazienza e si è recato all'ufficio reclami, dove esterrefatto si è lamentato: "Sono forse l'unico ritenere questo piccolo problema un segno di barbara inciviltà che Palazzo Marino non dovrebbe permettersi?".