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Milano, striscione di Casapound contro l’Anpi sul cavalcavia Bussa: “Provocazione indegna”

Uno striscione di Casapound indirizzato all’Anpi, l’Associazione nazionale partigiani d’Italia, è apparso stamattina sul cavalcavia Bussa a Milano. L’associazione è stata accusata dai cosiddetti “fascisti del terzo millennio”, così come si definiscono, di rinnegare la commemorazione del Giorno del Ricordo per una questione puramente economica: “Anpi difende i Titini? Negazionismo e quattrini”, il testo dello striscione poi rimosso dalla Digos.
A cura di Filippo M. Capra
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Lo striscione appeso da Casapound sul cavalcavia Bussa a Milano
Lo striscione appeso da Casapound sul cavalcavia Bussa a Milano

Uno striscione di Casapound indirizzato all'Anpi, l'Associazione nazionale partigiani d'Italia, è apparso stamattina, mercoledì 12 febbraio, sul cavalcavia Bussa a Milano, a due passi dalla stazione Garibaldi. L'associazione è accusata di difendere i Titini (i seguaci del maresciallo Tito, ndr) e di nascondersi dalla commemorazione dei morti delle Foibe dietro compenso: "Anpi difende i Titini? – recita lo striscione – Negazionismo e quattrini". A denunciare l'accaduto è stato il presidente provinciale dell'Anpi Milano Roberto Cenati, ricordando che "i militanti di Casapound si definiscono i fascisti del terzo millennio".

Dopo la denuncia, la Digos ha rimosso lo striscione

Il numero uno dell'Anpi provinciale di Milano ha poi sottolineato che "la scritta offende anche la memoria di Don Eugenio Bussa che nel 1943 crea una colonia di sfollamento a Serina dando riparo a una trentina di bambini, figli poveri del quartiere Isola, per poi allargare il gruppo ad altri piccoli, fino a raggiungere le ottanta presenze". "Il prete – ricorda Cenati – accoglie, all'insaputa di tutti, anche bambini ebrei, nascondendoli sotto falso nome e garantendo il rispetto della loro diversa fede religiosa". Informata, la Digos di Milano ha prontamente rimosso lo striscione.

La solidarietà del Pd: Provocazione indegna

Ad esprimere solidarietà all'Anpi ci ha pensato la segretaria metropolitana del Pd di Milano Silvia Roggiani, che ha condannato lo striscione di Casapound. "I fascisti del terzo millennio – si legge in una nota ufficiale – usano la tragedia delle Foibe, a soli due giorni dalla giornata dedicata al ricordo, per una provocazione indegna". L'esponente del Partito Democratico, a nome del suo partito, si è poi detta stanca "di dover assistere alle solite minacce di chi non conosce, o forse non vuole conoscere, la storia di chi ha sacrificato la propria vita per rendere l'Italia un Paese libero". In chiusura ha rinnovato la "solidarietà all'Anpi milanese e al suo Presidente Roberto Cenati".

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