Milano, si fingeva amica di mafiosi per estorcere denaro: arrestata avvocatessa

Aveva finto di essere amica di una nota famiglia calabrese appartenente alla ‘ndrangheta, per minacciare una famiglia facoltosa milanese e chiedere loro soldi in cambio di protezione. È successo a Milano. Protagonista di questa vicenda Barbara Rossi, un’avvocatessa di 50 anni, operante nel milanese, che con la sua finta identità era riuscita a racimolare dalle sue vittime 300mila euro.
Il caso
La storia ha inizio nel 2002, quando la famiglia facoltosa, proprietaria di diversi immobili sparsi in tutta la Lombardia, cominciò ad avere problemi con un inquilino moroso in un appartamento a Milano. Così, decisi a prendere provvedimenti, i membri della famiglia chiesero aiuto al custode del palazzo affinché lo allontanasse: non ci fu bisogno di alcun suo contributo, però, poiché l’inquilino andò via senza fare poi troppi problemi, senza che quindi l’uomo dovesse muovere un dito. Fu allora che intervenne l’avvocatessa, legale del custode, che in poco tempo escogitò il suo piano. Innanzitutto, comunicò alla famiglia di aver fatto da intermediario con la cosca per cacciare il moroso. Gesto, quello, che ovviamente aveva un prezzo, dal valore di 300mila euro. La famiglia ha dapprima pagato. Poi, nel 2009, giunta all'esasperazione, si è fatta coraggio e ha deciso di denunciare la donna, poi arrestata dai carabinieri con l’accusa di estorsione. I militari hanno così eseguito l’ordine di carcerazione dopo la condanna a tre anni e otto mesi, stabilita in Cassazione, mente per il custode non è stato preso nessun provvedimento, risultando estraneo ai fatti.