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Milano, semaforo sempre verde per i tram: al via il progetto

Il progetto sperimentale del Comune di Milano consentirà ai tram di passare con il semaforo sempre verde, grazie a un software a bordo che si collegherà alla centrale operativa del traffico dei vigili, facendo scattare il semaforo. Maran: “Risparmio di tempo di almeno il 20 per cento”.
A cura di Federica Gullace
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Semafori sempre verdi per i tram. È questo l’ultimo progetto firmato dal Comune di Milano per favorire e facilitare la circolazione dei mezzi di trasporto di superficie, in particolare riguardo le linee più strategiche. Si partirà con l’onda verde, per poi passare ad altri interventi, come la sistemazione delle fermate e dei mezzi stessi per facilitarne l’accesso. Come ha spiegato l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, nel dibattito pubblico sul Piano urbano della mobilità sostenibile, il progetto promette bene: "Il sistema c’è già, il software è pronto e stiamo procedendo con gli studi di approfondimento sulle linee tranviarie a cui applicarlo. Contiamo di applicarlo dopo Expo alle prime due linee, per arrivare in breve a dieci. Stimiamo che ci sarà un risparmio di tempo per chi viaggia sui mezzi di almeno il 20 per cento". Il sistema funzionerà così: quando il mezzo arriverà al semaforo, un software a bordo si collegherà alla centrale operativa del traffico dei vigili, facendo scattare in automatico la luce verde, privilegiando così il passaggio del mezzo pubblico rispetto agli altri veicoli.

Il progetto in via di sperimentazione sulle linee 4 e 9

La sperimentazione del progetto Linee T è oggi in corso sulla linea 4, che viaggia da piazza Castello al parco Nord, e sulla linea 9 dalla stazione Centrale a Porta Genova. Così come spiegato da Amat, l’agenzia comunale per la mobilità, l’obiettivo è quello di "utilizzare questi due campioni per definire gli standard facilmente replicabili negli interventi successivi". Il documento di programmazione che traccia le linee guida della mobilità di qui al 2024, individua altre otto linee: la 7, 15, 24, 27 e 31, le metrotranvie Milano-Desio e Milano-Limbiate e la linea filoviaria 90/91 che potrebbero essere quelle sulle quali estendere, in un secondo momento, il progetto.

Insomma, delle modifiche rilevanti che riguarderanno anche modifiche di percorso e prolungamenti, "per esempio con l’interruzione di alcuni tratti di attraversamento del centro storico", o ancora, come l’estensione delle strade dove si potrà viaggiare non oltre i 30 all’ora. L’ultimo tassello mancante, in questo senso, è la cerchia dei Navigli, riguardo alla quale il presidente di Atm, Bruno Rota, ha espresso la sua preoccupazione: "Chiediamo un confronto al Comune sulle aree dove estendere il limite perché c’è il rischio che interferisca con il percorso dei mezzi pubblici. I metrò sono utilissimi ma già oggi abbiamo linee che sono tra le più lunghe in Europa prolungare ulteriormente percorsi che attraversano la città rende poi molto difficile gestirle: se c’è un guasto in un punto si scatena un effetto onda su tutta la linea".

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