Milano, segregata in casa dal compagno violento, ragazza cade dal balcone mentre cerca di fuggire
Dramma nella mattinata di martedì a Milano dove una ragazza di 26 anni è precipitata dal balcone al secondo piano di un condominio per sfuggire alla violenza del compagno che l'aveva segregata in casa e picchiata per quattro giorni. La giovane si trova ora ricoverata in gravi condizioni al Policlinico di Milano a causa delle ferite riportate. Sarebbero state proprio queste a far insospettire il personale sanitario che l'ha soccorso sul luogo dell'incidente poco dopo la caduta: la 26enne infatti oltre alle ferite riportate presumibilmente durante la caduta riportava sul corpo diverse contusioni, comprese delle ecchimosi sul volto non compatibili con i traumi dell'impatto sull'asfalto.
La ragazza picchiata e costretta a entrare in una vasca di acqua ghiacciata
E così sono stati gli investigatori a ricostruire quanto accaduto nei momento precedenti a quella caduta: la giovane si trovava nell'appartamento al secondo piano del condominio di via Biella, nel quartiere Barona di Milano, sotto la minaccia del compagno, un uomo di 39 anni, che l'aveva chiusa in casa quattro giorni prima, con una scusa, vietandole poi di uscire. Una volta nell'appartamento, il compagno l'avrebbe picchiata più volte, costringendola anche a entrare in una vasca di acqua ghiacciata. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori è probabile che la 26enne, approfittando di un momento di distrazione del 39enne, abbia tentato di sfuggirgli calandosi dalla finestra dell'appartamento al primo piano, dove è poi scivolata finendo per cadere. Al Policlinico dove è giunta grazie all'aiuto di una vicina che l'ha soccorsa le sono state riscontrate diverse fratture e contusioni, ma le sue condizioni sono stabili.
L'uomo già accusato in passato di lesioni personali era stato giudicato incapace di intendere e volere
Quando gli agenti della Questura sono giunti sul posto allertati dalla stessa vicini, sono saliti nell'appartamento e vi hanno trovato il 39enne che alla loro vista li ha prima aggrediti e poi ha tentato di ferirli: i poliziotti sono però riusciti a bloccarlo utilizzando lo spray al peperoncino e a portarlo in Questura per l'interrogatorio. Ora l'uomo dovrà rispondere delle accuse di sequestro di persona e lesioni personali. Secondo quanto si apprende, il fidanzato aguzzino, nel gennaio 2018 sarebbe stato assolto per incapacità di intendere e volere dall’accusa di sequestro di persona, tentato omicidio, violenza privata, lesioni personali e violenza sessuale nei confronti di cinque ragazze aggredite a Bologna nel 2012.