Milano, secondo la procura Carlotta Benusiglio venne strangolata: il suicidio fu una messa in scena
A pochi giorni di distanza dall'esito degli esami svolti dai periti nominati dal giudice da cui è emerso che la morte di Carlotta Benusiglio non sarebbe avvenuta per strangolamento ma per asfissia prodotta da impiccamento, sono stati resti noti invece i dettagli della relazione dei consulenti della Procura di Milano, secondo cui la stilista milanese fu strangolata "con un mezzo naturale ovvero serrando la stessa sciarpa che la donna indossava" e poi venne simulato il suicidio lasciando "il corpo, ormai cadavere, sospeso all’albero". Tesi sostenuta anche nella relazione depositata dal consulente della famiglia della stilista, assistita dai legali Gian Luigi Tizzoni e Pier Paolo Pieragostini, secondo cui Carlotta Benusiglio morì per "strangolamento omicidiario" e il suo corpo venne poi appeso "per inscenare un impiccamento suicidiario".
Ora il pm dovrà decidere se chiudere le indagini
La stilista Carlotta Benusiglio fu trovata impiccata con una sciarpa a un albero la mattina del 31 maggio 2016, nei giardinetti di piazza Napoli, a Milano. E da quel giorno durante le indagini sono stati tanti i colpi di scena e i capovolgimenti che hanno portato prima alle accuse nei confronti del fidanzato della 37enne, Gianmarco Venturi, indagato per omicidio colposo e poi alla probabile archiviazione del caso come suicidio. Ora il pubblico ministero Gianfranco Gallo dovrà decidere se chiudere le indagini o meno.