Milano, all’asilo escrementi di topo e infiltrazioni dal soffitto: bimbi a casa e genitori infuriati
Succede a Quarto Oggiaro, quartiere alla periferia nord-ovest di Milano. La scuola dell'infanzia di via Satta, riaperta dopo la pausa estiva nella giornata di mercoledì 4 settembre, ha accolto i primi bambini rientrati dalle vacanze in condizioni pietose. Il soffitto presenta delle gravi perdita d'acqua a causa di alcuni pannelli saltati, mentre sul pavimento sono apparse numerose tracce di escrementi di topo. Le famiglie sono sul piede di guerra per la cattiva gestione degli spazi dedicati ai loro figli. Le foto dei locali, scattate probabilmente da un membro del personale di servizio, sono poi state fatte circolare fino ad arrivare ai genitori dei bambini iscritti in via Satta, che per ragioni precauzionali hanno deciso di non mandarli a scuola nella giornata di ieri, giovedì 5 settembre. La prossima settimana è previsto un sopralluogo dell'assessore comunale all'educazione Laura Galimberti.
Escrementi di topo e infiltrazioni all'asilo di via Satta: il piano di intervento
Dopo aver constatato la gravità della situazione ora i genitori chiedono chiarezza, ma sopratutto si aspettano un intervento in tempi brevi per ripristinare la normalità. Sotto accusa la dirigente scolastica, che, secondo quanto riportato dal quotidiano Il Giorno, avrebbe già sollecitato chi di dovere per dare il via ai lavori di recupero e mettere la parola fine sulla vicenda. Le perdite dal controsoffitto, a quanto sembra, potrebbero essere state causate dalla scarsa impermeabilità della guaina sul tetto, ormai parecchio datata e non più utilizzabile. Per quanto riguarda i topi invece, il problema potrebbe essere stato generato da una mancanza di attenzione da parte del personale di servizio. Da quanto si è appreso fino adesso infatti, gli inservienti si sarebbero dimenticati di rimuovere le granaglie utilizzate dai bambini nel corso delle loro attività, così da provocare l'arrivo dei roditori. Intanto li tecnici della MM hanno escluso l'ipotesi di inabilità, anche sei i dubbi dei genitori persistono.