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Milano, sale sull’altare e urla una bestemmia durante la messa dell’Epifania: arrestato

I fedeli radunati per la messa dell’Epifania lo hanno visto salire sull’altare e poi urlare una bestemmia ad alta voce, mentre, a pochi metri di distanza, il parroco recitava l’omelia. Un 20enne egiziano, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dalla polizia per resistenza e denunciato, e dovrà pagare una sanzione di 102 euro. L’episodio è avvenuto nella chiesa della Beata Vergine Immacolata di viale Corsica, a Milano.
A cura di Redazione Milano
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È salito sull'altare durante la messa dell'Epifania e ha urlato una bestemmia, mentre il parroco lì accanto recitava l'omelia. È successo a Milano, nella parrocchia della Beata Vergine Immacolata di viale Corsica, sotto gli occhi dei stupefatti dei fedeli che stavano partecipando alla funzione. L'autore del gesto è un 20enne egiziano già noto alle forze dell'ordine per episodi molesti.

Sale sull'altare durante la messa e bestemmia: 20enne arrestato per resistenza e denunciato

Dopo aver bestemmiato, il 20enne ha iniziato a insultare le persone presenti, che hanno chiamato la polizia. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, il giovane, che era particolarmente agitato, ha opposto resistenza e per questo motivo è scattato l'arresto. Per la bestemmia il giovane è stato denunciato e dovrà pagare una multa di 102 euro. Poiché aveva in tasca alcuni grammi di droga, dovrà rispondere anche di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

La sanzione prevista dalla legge

Il codice penale prevede che venga punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 51 euro a 309 euro "chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose" contro divinità o simboli religiosi. La stessa sanzione (depenalizzata nel 1999) si applica "a chi compie qualsiasi pubblica manifestazione oltraggiosa verso i defunti".

L'episodio è stato commentato da Paolo Grimoldi, deputato e segretario della Lega lombarda: "Se la cava con appena cento euro di multa per aver offeso la nostra religione, mentre se un cristiano in uno Stato islamico avesse bestemmiato contro Allah in una moschea sarebbe stato linciato subito dai fedeli o giustiziato dalle autorità", ha sottolineato l'esponente del Carroccio

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