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Sala: “I numeri sono sbagliati, la riapertura di Milano non può basarsi sui bollettini ufficiali”

La riapertura delle città non può basarsi sui dati ufficiali, che non sono attendibili, ma deve considerare la situazione negli ospedali e la visione dei medici. È il senso del messaggio del sindaco di Milano, Giuseppe Sala. “Il dato, a ieri, dei contagiati a Milano è pari a 7.221, che diviso 1,4 milioni di abitanti fa lo 0,5 per cento. La scienza ci dice che a loro quel numero risulta essere attorno al 15-20 per cento”
A cura di Simone Gorla
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"Se le nostre riflessioni sull'aprire e chiudere si basano sul numero di contagi che vediamo la sera peggio mi sento. Bisogna basarsi sulla situazione che rileviamo negli ospedali, dai nostri medici di base sulla criticità rispetto alla cura". È la riflessione del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che nel videomessaggio quotidiano da Palazzo Marino ha sollevato il problema dei dati giornalieri poco affidabili. Nessuno infatti conosce le reale entità dei contagi a Milano.

Sala: Se apertura si basa su contagi ufficiali, peggio mi sento

"Io non voglio né drammatizzare né dare false tranquillità non voglio intestardirmi con i numeri o continuare con delle battaglie di principio, ma voglio tornare sul tema del numero dei contagi e dei potenziali immuni", ha spiegato il primo cittadino. "Lo dico perché il dato, a ieri, dei contagiati a Milano è pari a 7.221, che diviso 1,4 milioni di abitanti fa lo 0,5 per cento. La scienza ci dice che a loro quel numero risulta essere attorno al 15-20 per cento". Il confronto con altre metropoli, insiste Sala, mostra numeri ben diversi. Per esempio "vedo che nella città di New York sono stati fatti dei test a campione nei supermarket e alcuni giorni fa erano al 21 per cento degli immuni, questa è la realtà. Per cui il Re è nudo", ha concluso.

Trasporti, il sindaco ai cittadini: Servirà la vostra collaborazione

Il sindaco ha parlato anche del futuro del trasporto pubblico di Milano. "La capacità del trasporto pubblico diminuirà di molto per cui purtroppo aumenterà il traffico delle auto in una città che normalmente è inquinata", ha sottolinrato. "Vi parlo di metrò, bus e tram. Troveremo delle formule per mettere il servizio in sicurezza per esempio come si accederà alle stazioni del metrò, come le bloccheremo se il numero è eccessivo, come disegneremo i punti dove le persone potranno stare sulle banchine, o in piedi o seduti nei vagoni". Sala ha invitato i cittadini alla collaborazione "perché noi abbiamo 1200 carrozze della metropolitana, 1300 bus e 400 tram, ed è impensabile che mettiamo della gente a controllare che abbiate le mascherine a posto".

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