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Milano, ruba 42 copie della Settimana enigmistica per rivenderle scontate agli anziani

Strano furto lo scorso 25 aprile in un supermercato di Milano. Un uomo di 41 anni ha rubato, oltre a generi alimentari, anche 42 copie della “Settimana enigmistica”. Dopo essere stato arrestato in flagranza, il 41enne ha detto di aver rubato il settimanale perché voleva rivenderlo, a prezzo scontato, agli anziani costretti a rimanere a casa.
A cura di Redazione Milano
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Un Robin hood ai tempi del Coronavirus. Si potrebbe definire così l'uomo che, lo scorso 25 aprile a Milano, è stato sorpreso a rubare 42 copie della "Settimana enigmistica" in un supermercato della catena Esselunga. Il ladro, un 41enne, è uscito dal punto vendita di viale Suzzani con le copie del noto periodico e altri beni alimentari e non, attirando l'attenzione di una cassiera che ha poi avvertito la sicurezza del supermercato. Il 41enne è stato in poco tempo intercettato da una pattuglia della polizia di passaggio e arrestato in flagranza di reato, con ancora in mano la busta contenente tutta la spesa non pagata e le copie del settimanale.

La strana giustificazione del 41enne

Stando a quanto riporta l'agenzia di stampa Agi, che ha raccontato la vicenda, lo strano furto del 41enne è stato giustificato in sede di interrogatorio di convalida con una motivazione ancora più incredibile. L'uomo, infatti, stando a quanto spiegato dal suo avvocato Antonio Nebuloni, nella mattinata di ieri ha spiegato al giudice che aveva rubato le copie della "Settimana enigmistica" per poterle rivendere, a prezzo ribassato, agli anziani della sua zona, costretti a rimanere a casa per via dell'emergenza sanitaria in corso. Il 41enne ha detto che la sua intenzione era quella di rivendere le copie al prezzo scontato di 1 euro, anziché 1,70 euro: una sorta di "servizio" per alleviare la solitudine di molti anziani, che avrebbe comunque fruttato un discreto margine anche al "benefattore" 41enne. In totale, lo scorso 25 aprile, l'uomo aveva fatto una spesa di 232 euro, senza pagarla: al di là delle copie del settimanale, dal costo di circa 70 euro, la maggior parte della spesa non pagata consisteva in scatolette di tonno, dentifrici, biscotti e altri beni. Chissà se, anche in questo caso, l'intenzione del 41enne novello Robin hood era quella di rivendere poi tutti i prodotti a un prezzo inferiore.

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