Milano, ristoratore preparò lo spezzatino con i funghi velenosi: condannato

Aveva preparato uno spezzatino di funghi per i suoi clienti del ristorante “C’era una volta” di Garbagnate Milanese ma, invece del ricercato ovolo, nel piatto aveva messo un’altra varietà di funghi, che però nella maggior parte dei casi può essere mortale. E per questo, dopo aver consumato la pietanza, sette clienti erano finiti in ospedale. La vicenda risale al 12 ottobre di quattro anni fa e adesso, come si legge sulle pagine milanesi del quotidiano Repubblica, quel ristoratore di 31 anni è stato condannato. Condannato dal giudice Maurizia Vezzoli per “somministrazione di alimenti pericolosi alla salute pubblica” e lesioni colpose a due mesi di reclusione (il pm aveva chiesto un anno con la sospensione della pena) e al risarcimento del danno subito dai clienti e delle spese legali. In totale dovrà pagare una cifra vicina ai 13mila euro. Nelle sue motivazioni, appena depositate, il giudice Vezzoli sostiene come il ristoratore abbia probabilmente acquistato i funghi “fuori dagli ordinari e tutelati canali commerciali, cagionando una intossicazione acuta” che avrebbe potuto avere anche un esito peggiore.

L’intossicazione da funghi  in un ristorante della provincia di Milano

Dopo il malore dei sette clienti del ristorante della provincia di Milano erano scattati i controlli che avevano dimostrato che, appunto, a causare l’intossicazione erano stati proprio i funghi. All’indomani dei ricoveri, il ristoratore fu ascoltato per capire l’origine del problema. L’uomo garantì all’Asl di aver servito nel suo ristorante esclusivamente funghi porcini sott’olio e champignon freschi ma al momento di verificare l’origine della intossicazione non avrebbe ricordato il luogo in cui aveva comprato i prodotti per preparare lo spezzatino. I riscontri successivi presso i magazzini in cui normalmente si riforniva diedero esito negativo.