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Milano, rinasce la Cascina Cotica in via Natta: ecco come diventerà

Partiranno in autunno i lavori di riqualificazione di Cascina Cotica, edificio ottocentesco che si trova a Milano in via Natta. Nell’area di 1.500 metri quadri sorgeranno un poliambulatorio medico, spazi di coworking e appartamenti ad affitto agevolato per coppie e anziani. I responsabili del progetto: “Ricreeremo un piccolo borgo”.
A cura di F.L.
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Un rendering di come diventerà Cascina Cotica dopo i lavori
Un rendering di come diventerà Cascina Cotica dopo i lavori

Partiranno in autunno i lavori per far rinascere Cascina Cotica, edificio ottocentesco che si trova a Milano in via Natta, nel cuore del quartiere Gallaratese. La cascina, che occupa una superficie di 1.500 metri quadri tra l’Ippodromo, il parco di Trenno e il Monte Stella, era in disuso. Tramite un bando il COmune di Milano l'ha messa a disposizione per 30 anni per chi avesse presentato un valido progetto per riqualificarla.

A spuntarla è stata la cooperativa E.Co.Polis, il cui piano ha ottenuto il nullaosta della Commissione Paesaggistica. La cascina è stata infatti dichiarata di interesse storico e artistico dalla Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici. La sua rifunzionalizzazione passerà attraverso il recupero architettonico e l’insediamento di un poliambulatorio medico, di spazi di coworking e aree dedicate alla socialità, oltre a tre piccoli appartamenti ad affitto temporaneo a disposizione di giovani coppie o persone anziane e di una grande area a verde dotata di moderni sistemi di approvvigionamento idrico.

L'intenzione del presidente di E.Co.Polis Vincenzo Barbieri e del curatore del progetto Natale Comotti è quella di "ricreare un piccolo borgo", coinvolgendo i cittadini della zona. A Milano sono circa le 60 cascine di proprietà comunale: "Abbiamo uno straordinario patrimonio di cascine di grande valore storico, culturale e ambientale – sottolinea l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran-. Progetti come questo ci consentono di recuperare le strutture ammalorate e in disuso, rigenerando i terreni e trasformando gli spazi i luoghi di socialità per tutto il quartiere, senza rinunciare alla loro identità originaria".

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