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Covid 19

Milano, riaprono i primi quattro mercati all’aperto: ingressi scaglionati e lunghe code ai varchi

Tanti clienti e lunghe code nel primo giorno di riapertura dei mercati all’aperto a Milano. In via Val Maira, alla periferia nord della città, una ventina di bancarelle alimentari sono tornate al lavoro. Alta l’affluenza, con decine di persone in fila al varco di ingresso, sorvegliato da forze dell’ordine e rappresentati di categoria. “È stata ridotta la capienza sulle strade cittadine e si è creato un po’ più di assembramento. C’è congestione tra i nostri clienti e quelli dei negozi”, spiegano i commercianti.
A cura di Simone Gorla
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Primo giorno di riapertura dei mercati all'aperto a Milano. Dopo il via libera del Comune i primi quattro a sperimentare le nuove misure di sicurezza sono stati quelli di via Osoppo, via san Marco, via Calatafimi e via Val Maira nella mattinata di giovedì 7 maggio. Si continuerà poi al ritmo di quattro al giorno (sei il sabato). Previsto il distanziamento, l'obbligo di mascherina, ingressi contingentati da varchi presidiati da polizia locale e vigilanti. La gestione del flusso è affidata al ‘covid manager', una nuova figura introdotta da Regione Lombardia con il compito di organizzare lo svolgimento del mercato e il corretto accesso alle bancarelle.

Lunga coda in via Val Maira: decine di persone in attesa

Il mercato di via Val Maira, alla periferia nord della città, ha riaperto questa mattina dopo quasi due mesi di stop. Gli ambulanti sono tornati al lavoro con una ventina di bancarelle solo alimentari (frutta e verdura, gastronomia) e con ingressi contingentati. Il mercato occupa una porzione più che dimezzata rispetto alla normale estensione. La via è cintata con transenne e nastro, entrata e uscita sono presidiate. "Facciamo passare una settantina di persone per volta. L'idea è che ci siano in media un paio di persone per bancarella, ma ovviamente cerchiamo di essere flessibili", spiega a Fanpage.it Maurizio Vailati, rappresentante di Alva Confesercenti, incaricato della gestione degli ingressi. L'affluenza dei clienti è molto alta, inevitabile la coda e una lunga attesa prima di arrivare ai varchi.  "Guardi quanta gente, qui c'è qualcuno che non ha capito come funziona la fase due", commenta sconsolato uno degli addetti ai controlli che ha appena finito di discutere con una coppia di anziani. "Dovete fare la fila anche voi, ma non ci vuole troppo tempo, l'attesa è di una ventina di minuti", spiega paziente.

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Commercianti soddisfatti dall'afflusso: "Rivedere rapporto con i negozi"

"La risposta della clientela è positiva e ci fa contenti. Ci sono dei problemi da risolvere, perché anche il rapporto tra mercato e negozi di vicinato deve essere migliorato", sottolinea Vailati. "È stata ridotta la capienza sulle strade cittadine e si è creato un po' più di assembramento, ma sempre nel rispetto del metro di distanza. C'è congestione tra i nostri clienti e quelli dei negozi, un problema che risolveremo la prossima settimana, sappiamo già come fare". Per quanto riguarda le lamentele delle persone in coda, il rappresentante degli esercenti fa notare che "le code vanno gestite meglio, basterebbe ampliare l'area" ma "non siamo abituati alla fila al mercato, è un problema che si può risolvere ma bisogna anche adeguarsi al momento storico.

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