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Milano, protesta dei residenti contro deposito Atm in viale Toscana: “Vogliamo un parco”

A Milano protestano i residenti della zona di viale Toscana, nel Municipio 5, contro la possibilità prevista del Pgt di costruire un nuovo deposito di Atm nell’area ex-Om, ora Quartiere Spadolini, dove era prevista la realizzazione del Parco della Cultura. Il via libera al progetto arriverà con l’approvazione del Piano di governo del territorio, questa sera a Palazzo Marino.
A cura di Simone Gorla
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I residenti del Municipio 5 di Milano scendono in piazza questa sera alle 18 per protestate contro la creazione di un nuovo deposito Atm in viale Toscana, all'altezza del civico 31, nell'area ex Om. Nello stesso luogo, ora Quartiere Spadolini, gli abitanti vorrebbero fosse realizzato un parco pubblico, come inizialmente previsto. Nel Piano di governo del territorio che, salvo sorprese, sarà approvato questa sera a Palazzo Marino, è invece previsto si possa costruire un deposito dei bus.

Viale Toscana, la protesta dei residenti contro un nuovo deposito Atm

"Il Consiglio comunale è stato impegnato in una discussione surreale sul Pgt in cui si è assistito alla mortificazione del ruolo dei consiglieri, tutti chiamati ad un dibattito sugli emendamenti così blindato che è stato impossibile affrontare nel merito alcune questioni, oggetto anche delle indicazioni arrivate dai municipi", attacca il presidente del Municipio 5, Alessandro Bramati. "Il Municipio 5 ha espresso un argomentato parere negativo sia nel 2018 che sulle controdeduzioni alle osservazioni di qualche settimana fa, l’auspicio era che alcuni temi particolari che incidono sui nostri territori fossero considerati, ma così non è stato. Tra le diverse segnalazioni, una su tutte ha trovato e trova la nostra ferma contrarietà – prosegue il presidente del municipio -: volere collocare un deposito ATM in Viale Toscana, nell’ambito Ex-Om, ora Quartiere Spadolini, dove è prevista la realizzazione del Parco della Cultura".

In quel luogo era previsto il Parco della Cultura

La vicenda è datata: con la costruzione del nuovo quartiere, la convenzione prevede la realizzazione di un parco da parte di chi ha sviluppato l’intervento. "Condizione irrealizzata perché il comune ha l’obbligo di bonificare l’area e non lo ha fatto per mancanza di risorse. O meglio ne ha bonificata una piccola parte in corrispondenza de Il Santeria senza chiarire a che fine e con quale funzione. Sin dal 2017 abbiamo avuto alcuni incontri con l’Assessore Maran per valutare come realizzare quanto era previsto, poi tutto si è fermato. Ora sappiamo perché: senza nessun confronto ci siamo trovati nel Pgt la possibilità di creare un deposito per Atm. Chi ha comprato casa e chi ha investito nella riqualificazione di quella zona ora rischia di trovarsi qualcosa che nessun progetto aveva ipotizzato", spiega ancora Bramati, chiedendo che il comune "faccia le bonifiche e metta nelle condizioni di realizzare qualcosa di utile al nostro territorio e non ‘massacrarlo’ con la scusa di servizi utili per la città".

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