34 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Milano, preside di una scuola elementare presa a pugni da uno sconosciuto

Questa mattina un uomo è entrato in una scuola elementare in viale Romagna, a Milano, colpendo con un pugno al volto la preside, Anna Lamberti e urlandole: “Te ne devi andare”. Indagano i carabinieri. Intanto 40 presidi di scuole lombarde scrivono al ministro Giannini: “Non si può lavorare in trincea”.
A cura di F.L.
34 CONDIVISIONI
(Archivio)
(Archivio)

La preside dell'istituto comprensivo Guido Galli di Milano, Anna Lamberti, è stata aggredita a pugni da uno sconosciuto. L'episodio è accaduto questa mattina all'interno della scuola elementare in viale Romagna. L'aggressore, adesso ricercato dai carabinieri, è entrato nell'atrio raggiungendo la preside quando era da sola, colpendola con un pugno in pieno volto e urlandole: "Te ne devi andare". Al momento dell'aggressione, fortunatamente, i bambini stavano facendo lezione in classe e non hanno assistito al violento episodio. Lamberti è stata trasportata al pronto soccorso, dove i medici le hanno medicato il trauma al volto dimettendola con l'obbligo di indossare un collarino.

L'episodio ha lasciato nello sconcerto le altre maestre e i genitori degli alunni: si cerca di capire chi possa avere aggredito la dirigente scolastica, arrivata a febbraio dopo essere stata nominata lo scorso novembre. Sull'identità dell'uomo indagano naturalmente anche i carabinieri. Due le ipotesi: o che si tratti di un folle capitato per caso nella scuola, oppure che si tratti di un genitore. Entrambe le ipotesi sono comunque inquietanti.

I presidi scrivono al ministro Giannini: "Non si può lavorare in trincea"

L'aggressione ha suscitato l'immediata solidarietà di altri dirigenti scolastici lombardi. In 40 hanno redatto e firmato una lettera indirizzata al ministro dell'Istruzione Stefania Giannini: "Non si può lavorare in trincea, con mille scadenze e difficoltà e poi essere lasciati soli alla mercé di violenze private, fisiche e morali", protestano i presidi. "La barbarie della violenza, a maggior ragione su una donna, non può e non deve essere tollerata tanto meno in un contesto educativo come quello scolastico. Noi dirigenti scolastici ci stringiamo intorno alla collega e chiediamo con forza che si prenda una posizione chiara e netta da parte del ministero".

34 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views