Milano, poliziotti si travestono da antennisti e arrestano pusher di shaboo: in casa aveva 100 dosi
Una donna di 39 anni di origini filippine è stata arrestata dagli agenti del commissariato Comasina guidati dal dirigente Antonio D'Urso con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La droga trovata nella sua abitazione però, non è una droga qualunque: a casa della 39enne c'erano infatti ben cento dosi di shaboo, la pericolosa metanfetamina che ha effetti dieci volte più forti rispetto ad altre sostanze come la cocaina. Si tratta di un tipo di droga molto pericolosa che, oltre a creare una forte dipendenza in chi la assume, porta a comportamenti estremamente violenti e a una perdita del controllo che non si ha – almeno in quella misura – con le altre sostanze stupefacenti. La donna è stata arrestata venerdì dopo che i poliziotti avevano notato che un 23enne – già fermato con alcune dosi di Shaboo – si trovava spesso nei pressi del palazzo. E, dopo aver appreso che all'interno vi abitava una connazionale, hanno concentrato le indagini su di lei.
Le indagini sono durate una settimana. Venerdì mattina i poliziotti si sono travestiti da antennisti e sono entrati nel palazzo in via Castelli fingendo di dover effettuare delle lavorazioni nel palazzo. Così, in attrezzi e tuta verde, hanno aspettato che la 39enne uscisse di casa. Quando ha aperto la porta sono entrati e hanno trovato la sostanza stupefacente già divisa in dosi per essere venduta. Si trattava di trenta dosi già pronte e sette cristalli interi, più 2mila euro considerati provento dell'attività illecita. Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, la 39enne riforniva i piccoli spacciatori della zona per venderla non solo ai propri connazionali, ma anche a clienti italiani, che sempre più iniziano a fare uso di shaboo.