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Milano, operaio morto nel cantiere della M4: sindacati proclamano sciopero di 24 ore

Uno sciopero di 24 ore è stato indetto dai sindacati Cgil, Cisl e Uil in seguito alla morte di Raffaele Ielpo, l’operaio travolto e ucciso da un cumulo di detriti in un cantiere della M4 di Milano. A partire dalle 22 di questa sera e fino a domani, gli operai dei cantieri della linea 4 della metro incroceranno le braccia così come deciso in assemblea.
A cura di Chiara Ammendola
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Raffaele Ielpo, l'operaio morto a Milano
Raffaele Ielpo, l'operaio morto a Milano

Dalle 22 di oggi alle 22 di domani, dunque per i prossimi tre turni, tutti gli operai dei cantieri della linea 4 della metropolitana milanese incroceranno le braccia: uno sciopero di 24 ore deciso durante l'assemblea degli operai, voluta da Cgil, Cisl e Uil tenutasi quest'oggi. La decisione giunge dopo la morte del caposquadra Raffaele Ielpo, deceduto lunedì sera in seguito a un incidente avvenuto nel cantiere della M4 di piazza Tirana: il 42enne è rimasto schiacciato da un cumulo di detriti staccatosi dal soffitto di una "stanza" sita a 18 metri di profondità dove stava effettuando delle rilevazioni. L'assemblea, blindatissima, aveva deciso la sciopero immediato, ma per motivi di sicurezza non si possono fermare le macchine immediatamente e per questo, all'unanimità, è stato deciso di rinviare a questa sera l'inizio dello stop.

Il terreno che ha ceduto intriso d'acqua

Intanto proseguono le indagini sulla morte di Raffaele Ielpo, dopo che la procura di Milano ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti: secondo quanto emerso finora sembra che nella parte del cantiere dove è avvenuto l'incidente il terreno sia "intriso d'acqua", anche perché i tunnel vengono scavati sei metri sotto alla falda acquifera. Ed è proprio su questo particolare che si sono concentrate le indagini della Procura di Milano, che effettuerà nei prossimi giorni un nuovo sopralluogo.

Disposta l'autopsia sul corpo di Raffaele Ielpo

Le indagini sono affidate al procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e al pm Maura Ripamonti: da accertare anche se le procedure seguite fossero regolari e previste vista proprio la quantità d'acqua presente nell'ammasso di terra e pietre poi franata in parte sull'operaio. Ielpo stava lavorando secondo quanto ricostruito finora in una parte scavata proprio due giorni fa e la cui volta non era stata ancora consolidata. Intanto si terrà nei prossimi giorni, anche se la data non è stata ancora fissata, l'autopsia per chiarire le cause esatte della morte, che è stata additata a una grave emorragia interna.

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