Milano nominata dall’Unicef “città amica dei bambini”. Pisapia: “Orgoglioso”
L'Unicef ha insignito Milano come "città amica dei bambini e delle bambine", appena un anno dopo che il capoluogo lombardo ha iniziato il percorso offerto dal Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia, con l'obiettivo di rendere le città abitabili dai più piccoli. Per essere riconosciuta come "amica dei bambini", una città deve attuare nove passi indicati dall'agenzia dell'ONU che prevedono: la partecipazione attiva dei più piccoli sulle scelte che li riguardo, norme per proteggere e promuovere i diritti dell'infanzia, un'agenda amministrativa che rispetti la convenzione sui diritti dell'infanzia con l'obiettivo di dargli piena attuazione, la costituzione di una task forze per il rispetto dei diritti dei bambini e delle bambine, la valutazione dell'impatto di leggi e politiche per l'infanzia, un bilancio dedicato ai bambini, la compilazione di un rapporto sulla condizione dell'infanzia in città, l'impegno a far conoscere i diritti dei bambini e l'istituzione di un garante indipendente che vigili sui diritti dell'infanzia.
Soddisfatto il primo cittadino Giuliano Pisapia: "Per me è uno dei più importanti che Milano abbia ricevuto in questi cinque anni. Ho sempre sostenuto che le città migliori sono quelle che progettano e realizzano interventi per essere sempre più a misura dei piccoli cittadini; una città vivibile per i bambini è una città vivibile per tutti. Ricevere questa notizia è stato dunque motivo di grandissimo orgoglio". "Tra gli esempi che mi piace ricordare – ha aggiunto il sindaco uscente – ci sono certamente la cittadinanza onoraria ai bambini nati in Italia da genitori stranieri e la nomina del Garante dei diritti per l'Infanzia e l'adolescenza. E poi il Muba, i Consigli di zona dei ragazzi e delle ragazze, il bike sharing dedicato ai piccoli".
"In questi ultimi anni – ha spiegato l'assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino – abbiamo investito più di prima nelle misure dedicate a bambini e adolescenti a partire dal sostegno al reddito proprio delle famiglie, affinché non fossero i più piccoli a sentire maggiormente il peso delle difficoltà. Grazie alle risorse messe a disposizione dalle legge 285, 11 milioni in tre anni, abbiamo avviato 18 progetti con diversi obiettivi, tra cui favorire l'accesso allo sport e alla cultura, combattere la dispersione scolastica, prevenire il disagio minorile, farci dire dai bambini che città vogliono. Abbiamo infine nominato a inizio anno il Garante per l'infanzia e l'adolescenza nella persona di Annamaria Caruso. Una città vicina ai bambini e agli adolescenti è possibile e il riconoscimento di Unicef ci rende fieri e ci sprona a mantenere costante la sinergia tra tutti gli attori che insieme possono fare davvero tanto".