Milano, muore in incidente ma l’assicurazione paga poco: “In Romania la vita costa meno”
In Romania la vita costa meno e per questo, se un cittadino romeno subisce un incidente in Italia ma è residente nel suo Paese di nascita, lui o i suoi parenti riceveranno un risarcimento di entità minore proprio perché il costo della vita è più basso. A stabilirlo è una sentenza della Corte d’Appello di Milano pubblicata lo scorso 24 luglio. Il caso si riferisce a un uomo investito e ucciso da un camion mentre camminava in una strada statale a Barletta circa otto anni fa. Il giudice ha assegnato alla moglie e ai figli dell'uomo un risarcimento da parte del conducente, del proprietario del camion e della compagnia assicurativa. L’importo però è "ridotto del 30 per cento, avuto riguardo dell'inferiore costo della vita nello Stato di residenza". Secondo il giudice, infatti, "la liquidazione risarcitoria non può avvenire sulla base assoluta dei parametri vigenti nella realtà italiana". E così la cifra iniziale di 210mila euro a ciascuno dei familiari viene ridotta a circa 70mila euro.
"Il verdetto segue il criterio, del costo della vita, sostenuto dalle compagnie assicurative, ma solitamente rifiutato dai giudici di ogni grado, perché contrario al principio di uguaglianza sancito dall'articolo 3 della Costituzione. Commisurare i risarcimenti alla ricchezza del Paese di residenza è pericoloso. Chi vive in nazioni molto povere avrebbe diritto a risarcimenti irrisori". Questo il commento dell’Associazione vittime incidenti stradali e sul lavoro (Avisl).