Milano, maxi sequestro della guardia di finanza: 62mila litri di gasolio di contrabbando
I finanzieri del gruppo di Milano e della Compagnia di Corsico hanno sequestrato circa 62.000 litri di gasolio di contrabbando importati dell'estero, in viaggio su due autocisterne provenienti dal Portogallo e che viaggiavano senza le minime misure di sicurezza previste per il trasporto del materiale infiammabile. Tre persone che erano a bordo dei mezzi sono state denunciate. Il gasolio sequestrato sarebbe stato venduto in nero in Italia.
I sospetti dei finanziari sui documenti e l'incoerenza del tragitto
Il maxi sequestro è scattato nell'ambito di un’operazione in contrasto al traffico di gasolio di contrabbando, denominata Operazione Oilman. La guardia di finanza milanese, sotto la direzione della Procura di Milano, ha scoperto e sequestrato un autoarticolato su cui erano trasportati circa 26.000 litri di gasolio in contenitori di plastica (cosiddetti “cubi”) e un'altra autocisterna con motrice contenente 36.000 litri di gasolio contrabbandato. Per provare a giustificare il trasporto, i contrabbandieri avevano preparato dei documenti falsi, apparsi sospetti agli investigatori non solo per il tipo di prodotto dichiarato ma anche per le date riportate, l’incoerenza del tragitto previsto e per l’indicazione tra i destinatari anche di un’impresa la cui attività risultava cessata. I tre autotrasportatori sono stati denunciati per i reati di sottrazione all’accertamento e al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici previsti dalle norme di settore. Uno dei mezzi era sprovvisto della segnaletica prevista per il trasporto di prodotti infiammabili, (il pannello di colore arancione con codice ADR- Accord Dangereuses Route) e quindi oltre alle violazioni fiscali è stata contestata anche la violazione del codice della strada: il mezzo poteva creare anche un pericolo per l’incolumità e la sicurezza degli automobilisti. L’immissione sul mercato di gasolio di contrabbando, hanno spiegato i finanzieri, "avrebbe determinato la commercializzazione di prodotto di dubbia qualità con i conseguenti rischi per i consumatori finali".