Inchiesta sui rider a Milano: primi controlli per violazioni delle norme igieniche e sfruttamento
Provare a fare chiarezza sull'attività lavorativa dei rider, i fattorini-ciclisti che consegnano il cibo a a domicilio. È questo il senso dell'indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dal pubblico ministero Maura Ripamonti che ha preso il via a Milano a metà settembre. Nell'ambito dell'inchiesta, lo scorso mercoledì vi sono stati alcuni controlli eseguiti dalla polizia locale, che si sono concentrati soprattutto su eventuali violazioni delle norme igienico sanitarie per quanto riguarda i contenitori usati per trasportare il cibo. Oltre a questo, si punta anche a individuare casi di sfruttamento o la presenza di clandestini tra i rider.
I controlli a Milano
Mercoledì 27 novembre sono stati effettuati alcuni controlli a Milano nella zona di Porta Genova. Gli agenti di polizia locale, insieme ai tecnici che hanno preso parte a questo tipo di operazione, hanno bloccato alcuni rider per dei brevi accertamenti. Da quanto risulta, alcuni di loro si sono presentati spontaneamente, mentre altri sono scappati quando si sono accorti della presenza delle forze dell'ordine. Dai primi rilievi è emerso un dato particolare: molti rider che operano intorno alla stazione di porta Genova arriverebbero direttamente col treno da Pavia e dintorni, per poi lavorare sul territorio milanese. Nei prossimi giorni proseguiranno gli appostamenti e i controlli anche in altre zone della città. Successivamente, presso gli uffici della procura, verrà fissato un incontro per divulgare i dati raccolti in seguito al lavoro della polizia locale. È giusto ricordare infine che questa viene definita un'indagine "pilota", proprio perché è la prima volta che in Italia viene eseguita un'operazione di questo tipo.