Milano, la polizia minaccia di usare il taser e seda una rissa. Salvini: “Buona la prima!”
Primo effetto dell'introduzione del taser tra le dotazioni delle forze di polizia italiane. La sperimentazione (che durerà tre mesi in 12 città italiane) è partita ieri, mercoledì 5 settembre, anche a Milano. E proprio nel capoluogo lombardo si è potuto testare l'effetto deterrente della nuova arma, capace di generare una scossa elettrica che blocca per circa cinque secondi i movimenti della persona colpita. Ieri sera, davanti alla stazione Centrale del capoluogo lombardo, non è servito per la verità neppure sparare le cartucce che trasmettono la scossa, ma è bastato semplicemente mostrare la nuova arma a tre persone che stavano litigando tra loro. L'episodio è accaduto poco dopo le 20 in piazza Duca d'Aosta, un luogo spesso sotto i riflettori per quanto riguarda la sicurezza. La rissa aveva coinvolto tre persone, due italiani di 33 e 40 anni e un cittadino bulgaro di 30 anni, armati di una catena e di un corpo contundente non meglio precisato. Sul posto è intervenuta una delle pattuglie della polizia dotate di taser: al capopattuglia (gli unici autorizzati a usare l'arma), è bastato estrarre la pistola a impulsi e avvertire di averla attivata per far cessare subito tutte le animosità.
Nei confronti dei tre uomini non è stato alla fine preso alcun provvedimento. L'episodio ha suscitato il plauso del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che in una nota ha riportato l'episodio scrivendo: "Sperimentazione del Taser, buona la prima!". L'episodio evidenzia una delle peculiarità sottolineate dai sostenitori del taser, e cioè l'effetto deterrente, anche se restano aperti tutti i dubbi sulla pericolosità dell'arma, molto criticata all'estero: la scossa elettrica rilasciata, nel caso di persone con problemi di salute, potrebbe infatti risultare molto pericolosa, addirittura letale.