Milano: la droga si comprava in pasticceria tra dolci e caffè, 3 arresti
Pensando di farla franca e di non attirare l'attenzione, avevano trasformato una rinomata pasticceria di Milano in una centrale di spaccio per arrotondare gli incassi e pagare le cambiali sottoscritte per rilevare l'attività commerciale. Lo stratagemma però non ha funzionato e il gruppo composto da tre persone è stato scoperto e arrestato dagli agenti di polizia del commissariato di Bonola. Le indagini sono state avviate la sera dell'8 agosto quando gli agenti hanno fermato un giovane 27enne pregiudicato e già da tempo nel mirino delle forze dell'ordine. Durante la successiva perquisizione i poliziotti lo hanno trovato in possesso di diverse dosi di marijuana. Così per lui è scattata anche la perquisizione domiciliare durante la quale è venuto fuori il nome della rinomata pasticceria.
Arrotondavano per pagare le cambiali
Il giorno successivo così gli agenti si sono presentati nel locale commerciale scoprendo grossi quantitativi di droga nascosti in un deposito alimentare, tra caffè e dolci. Durante la perquisizione gli agenti hanno sequestrato in tutto 314 grammi di hashish, 819 di marijuana e 35 grammi di cocaina, oltre a 10mila euro in contanti probabilmente provento della vendita delle sostanze stupefacenti. I due titolari della pasticceria un 25enne e un 24enne, sono finiti così in manette mentre la loro licenza è stata sospesa. Durante l'interrogatorio i due, che avevano acquistato la pasticceria da soli pochi mesi, si sono giustificati raccontando che non riuscivano a pagare le cambiali sottoscritte per circa 200mila euro. Per questo i due avevano deciso di integrare l'incasso servendo, con pasticcini e caffè, anche cocaina, marijuana e hashish.