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Milano, integratori alimentari non a norma: sequestrate 80mila capsule e oltre 62 chili di polvere

Sono più di 80mila le capsule e oltre 62 i chili di polvere di integratori sequestrati nei giorni scorsi a Milano dalla polizia locale. Il blitz degli agenti del Nucleo Tutela Consumatori dell’Annonaria Commerciale sono avvenuti all’interno di tre esercizi commerciali: sono state effettuate anche sanzioni per quasi 22mila euro.
A cura di Chiara Ammendola
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Gli integratori sequestrati dalla polizia locale
Gli integratori sequestrati dalla polizia locale

Oltre 80mila capsule e più di 62 chili di polvere di integratori alimentari non a norma: è questo il risultato del maxi sequestro effettuato dalla polizia locale di Milano in tre differenti interventi in altrettanti negozi della città. Quando gli agenti del Nucleo Tutela Consumatori dell'Annonaria Commerciale sono entrati nel primo dei tre esercizi commerciali da controllare, sito in via Paolo Sarpi, hanno controllato e sequestrato 390 confezioni contenenti oltre 47 mila capsule e 13,8 chili di polvere di integratori. Nel secondo negozio invece sono state trovate 206 confezioni non a norma contenenti oltre 33 mila pastiglie e 31,9 chili di polvere di integratori.

Collagene, Omega 3 e prodotti energetici tra quelli sequestrati

I prodotti sequestrati in entrambi i punti vendita erano i medesimi, nello specifico un collagene in polvere, Omega 3 e diversi multivitaminici, alcuni anche per bambini. Infine nel terzo negozio, in stazione Centrale, sono state poste sotto sequestro 123 confezioni di prodotto in polvere per un totale di 16,7 chili. In questo caso si trattava di integratori indicati per il mal di stomaco, per problemi di intestino, ma anche prodotti energetici per potenziare l’attività sessuale. Il totale delle sanzioni effettuate è di circa 21 mila 998 euro. In diversi casi le confezioni sequestrate non riportavano nemmeno le indicazioni in italiano sul contenuto. La disciplina inerente la vendita degli integratori alimentari prevede, in base al decreto legislativo 169 del 2004, che al momento della prima commercializzazione l'impresa interessata debba informare il Ministero della Salute mediante trasmissione di un modello dell'etichetta utilizzata per lo specifico prodotto.

Sanzioni per oltre 22mila euro

Per effetto di tale comunicazione gli integratori alimentari, una volta conclusa favorevolmente la procedura di notifica, vengono inclusi in un registro istituito presso il competente ministero della salute pubblica, liberamente consultabile da tutti gli utenti. Passaggi questi che non erano stati effettuati per il materiale ritrovato dagli agenti. "Le attività dell’Annonaria – commenta la vicesindaco Anna Scavuzzo – sono essenziali per verificare le corretta gestione degli esercizi commerciali e, come in questi casi, per tutelare i cittadini da possibili pericoli per la salute e consentire loro di acquistare prodotti verificati e a norma"

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