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Milano in corsa per le Olimpiadi invernali del 2028? Le regole non lo permetterebbero ma mai dire mai

Milano e la Valtellina candidati ai Giochi olimpici invernali del 2026 o del 2030? L’idea piace a Malagò, ma visto che la sessione del Cio del 2019 si terrà proprio a Milano le regole non lo permetterebbero. “Ma le regole possono cambiare”, fa presente il numero uno del Coni.
A cura di Valerio Renzi
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La sessione del 2019 del Comitato Internazionale Olimpico si terrà a Milano. Un segnale che il capoluogo lombardo vuole ospitare un grande evento sportivo, dopo la finale di Champions dello scorso anno e dopo la prova di Expo. Milano aveva pensato alla rassegna iridata del 2028, ma i tempi potrebbero essere stretti rispetto all'assegnazione che potrebbe arrivare già a settembre prossimo a Lima, così l'interesse si sposta sui Giochi olimpici invernali del 2026, utilizzando gli impianti sciistici della Valtellina.

L'idea piace al presidente del Coni Giovanni Malagò, che dopo la bruciante delusione della marcia indietro della candidatura di Roma ai Giochi del 2024, continua a inseguire l'assegnazione di una rassegna iridata. Ma i problemi non mancano: "La carta olimpica – ha spiegato ieri Malagò – prevede che se ospiti una sessione Cio non puoi candidarti a nulla, quindi se volessimo candidare Milano e la Valtellina per il 2026, o per il 2030, la carta olimpica non ce lo consentirebbe". Però il numero uno del Coni non demorde: "Visto che negli ultimi tempi il Cio molte cose le sta cambiando, cambiare questa regola sarebbe una cosa non giusta".

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