Milano, il passeggino non si chiude: mamma straniera costretta dall’autista a scendere dal bus
A raccontare l'episodio è Chiara Ronzani, giornalista di Radio Popolare, che nel pomeriggio di mercoledì si è trovata ad assistere a una scena da lei stessa definita "vergognosa": l'autista di un bus della linea 90, la cosiddetta circolare destra di Milano, ha costretto una mamma a scendere dal pullman perché aveva il passeggino aperto. L'accaduto, secondo Ronzani, di per sé segue le direttive dell'Atm che nel proprio regolamento prevede che chiunque salga a bordo di un autobus debba chiudere il passeggino, ma per la giornalista di Radio Popolare si è verificato in una totale mancanza di rispetto della persona. La mamma in oggetto infatti ha spiegato di non aver chiuso il passeggino perché non vi sarebbe riuscita, non perché non volesse farlo. In aggiunta secondo la giornalista a quell'ora (l'episodio si è verificato intorno alle 11 del mattino) il bus era praticamente semivuoto e un passeggino aperto non infastidiva nessuno. Il regolamento però parla chiaro: "Su autobus, filobus e tram a pianale rialzato (con gradini) è concesso il trasporto gratuito di passeggini o carrozzine purché ripiegati. Non è consentito, per motivi di sicurezza, il trasporto di passeggini o carrozzine in posizione aperta".
Se fosse capitato a me che sono bionda l'autista avrebbe trovato una soluzione
Così l'autista non ha voluto sentire ragioni e ha intimato alla donna di scendere. Dopodiché sarebbe stato un passeggero a prendere di peso il passeggino e a portarlo fuori chiedendo alla mamma di abbandonare il mezzo. Cosa che poi ha fatto senza rimostranze. Perché tale atteggiamento nei confronti della mamma in difficoltà? La giornalista si domanda infatti se sia stata solo una rigida applicazione delle regole o se vi sia in realtà un atteggiamento poco empatico solo perché la donna in questione era straniera. "Se fosse capitato a me, che sono bionda e con gli occhi azzurri, per prima cosa l'autista mi avrebbe dato del lei e mi avrebbe chiamata Signora – scrive Chiara Ronzani nel suo lungo post su Facebook – e poi scommetto che una soluzione si sarebbe trovata, se il passeggino non si fosse chiuso. Vergogna". Intanto l'Atm, sempre secondo quanto raccontato dalla voce di Radio Popolare, l'avrebbe contattata per spiegare l'accaduto e in particolare per sottolineare che "sui mezzi senza pianale i passeggini devono essere chiusi", come da regolamento. Ma l'azienda che si occupa dei trasporti milanesi avrebbe anche spiegato l'intenzione di convocare l'autista oggetto dell'episodio "per capire se situazioni di questo tipo possano essere gestite in modo diverso". Eppure Chiara Ronzani non ci sta: "Con l’aiuto di tutti si può evitare che il rispetto delle regole, pensate per salvaguardare le persone, diventi una clava che possa essere usata contro i più deboli. Basta usare un po' di ragionevolezza".