Milano, il bimbo di 2 anni ucciso dal padre aveva il cranio spaccato e bruciature su tutto il corpo
Sono stati confermati dai medici legali i macabri dettagli sulle lesioni provocato al bambino di due anni, ucciso un anno fa dal padre 25enne in via Ricciarelli a Milano. Ascoltati in aula nella giornata di oggi, venerdì 19 giugno, i medici hanno certificato che sul corpo del piccolo sono state rinvenute tre bruciature di sigarette oltre ad ustioni sulla pianta dei piedini realizzate con fiamma viva.
Il piccolo ucciso con un colpo in testa
I due, considerati testimoni poiché hanno fatto un sopralluogo sulla scena del delitto subito dopo l'omicidio, sono stati ascoltati dai giudici della Corte d'Assise di Milano. A loro hanno parlato del corpo martoriato del piccolo, al quale erano state incerte diverse fratture e lividi, derivati dalle botte dategli dal padre. Stabilità anche la causa del decesso, sopraggiunto dopo un colpo mortale alla testa che gli ha provocato un grave trauma cranico. Si ipotizza che sia stato colpito in fronte da un oggetto o che sia caduto di testa da un'altezza considerevole. Ad ascoltare i due medici legali, c'era anche l'imputato, in carcere da circa un anno e accusato di omicidio volontario e maltrattamenti famigliari, poiché anche la moglie è gli altri figli avrebbero subito la sua ira in più di un'occasione. I giudici hanno fissato le prossime udienze per il 26 e il 29 giugno, giorno nel quale verrà ascoltata proprio la moglie del 25enne che si è costituita parte civile. Al momento del delitto, lei è stata trovata dai poliziotti vicino al corpicino esanime del figlio. Le forze dell'ordine erano state allertate proprio dal 25enne due ore dopo aver ucciso il piccolo.