Milano in piazza per la strage di Charlie Hebdo
Milano e i suoi cittadini si stringeranno intorno a Parigi e alla strage di Charlie Hebdo, in una manifestazione fissata per domani, sabato 10 gennaio. A partire dalle ore 11 di fronte al Consolato francese, sito in via Moscova 12, partirà un presidio per esprimere solidarietà ai colleghi del settimanale francese e alle famiglie delle vittime. Così, giornalisti e non, scenderanno in piazza per rivendicare la libertà di satira e di stampa, per dire un "No forte a ogni forma di violenza e intimidazione". Giovanni Negri, il presidente dell’Associazione dei giornalisti lombardi (Alg), ha così dichiarato: "Siamo a fianco ai nostri ‘cugini' francesi, ma siamo a fianco anche a chiunque nel mondo combatte ogni giorno una battaglia civile per una informazione libera e onestà. Non ci arrendiamo di fronte al terrore e continueremo la nostra guerra pacifica perché ogni giornalista, ogni disegnatore, ogni vignettista usi la penna o la matita senza censure o temendo conseguenze per la sua vita".
Nella stessa giornata, a partire da Piazza Duomo, decine di associazioni di ogni orientamento politico, religioso e civile aderiranno alla manifestazione organizzata da Emergency. Lanciata con l'hashtag #stareinsieme, l'appuntamento sarà per le ore 15.30: "Non vogliamo cedere alla paura e all'odio. Rifiutiamo la logica di chi divide il mondo in base alla religione, al colore della pelle, alla nazionalità. Rifiutiamo la logica di chi specula sulla morte per i propri interessi, alimentando una spirale di odio e violenza. È il momento di stare insieme, di far sentire la voce di tutti quelli, e sono tanti, che di fronte alla morte e alla violenza rispondono con il dialogo, la solidarietà e la pratica dei diritti". Inoltre, anche la Comunità islamica di Milano parteciperà domani in piazza Shaari, aderendo alla manifestazione Emergency contro il terrorismo per "Prendere le distanze dagli attentati terroristici di Parigi e manifestare la nostra solidarietà alle famiglie delle vittime", così come ha dichiarato Abdel Hamid Shaari, l'architetto libico che nel 1989 fondò Milano l'Istituto culturale islamico di viale Jenner: "Non vogliamo cedere alla paura e all'odio. Rifiutiamo la logica di chi divide il mondo in base alla religione, al colore della pelle, alla nazionalità. Rifiutiamo la logica di chi specula sulla morte per i propri interessi, alimentando una spirale di odio e violenza. È il momento di stare insieme, di far sentire la voce di tutti quelli, e sono tanti, che di fronte alla morte e alla violenza rispondono con il dialogo, la solidarietà e la pratica dei diritti".