Milano, i tassisti tornano a protestare sotto la Regione: “Siamo allo stremo, aiutateci”
I tassisti sono nuovamente scesi in piazza per chiedere alla Regione Lombardia un sostegno economico che possa compensare, almeno in parte, il lavoro perso durante i mesi di lockdown. Circa duecento conducenti del servizio pubblico aderenti alle sigle sindacali di Tam, Satam e Unione Artigiani, hanno manifestato nella mattinata di oggi, giovedì 11 giugno, sotto il Palazzo della Regione.
"Sono ancore troppo poche le corse giornaliere, il settore è allo stremo – si legge in un comunicato firmato da tutti i sindacati -. Qualcuno vede nel nostro fallimento la premessa per realizzare finalmente quella liberalizzazione sempre provata e mai riuscita. C'è chi già vede il servizio pubblico smantellato e ‘uberizzato'. Servono aiuti subito: sindaco sala, presidente Fontana, assessori Granelli e Terzi, dove siete?", si chiedono i tassisti. Il comunicato poi prosegue: "Il taxi è mobilità condivisa, tariffe amministrate e garanzia del servizio. Chiediamo inoltre che a Milano si combatta l'abusivismo e non si pasticci più con la viabilità perchè non siamo olandesi e intasare le strade uccide il servizio pubblico". La nuova manifestazione si è resa necessaria poiché la Regione aveva promesso che in poco tempo avrebbe fatto sapere qualcosa, cosa che non è avvenuta. Durante la protesta, una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal Consigliere regionale Gianmarco Senna. Dall'incontro, è stato stabilito che "il 22 giugno ci sarà un'audizione da parte della Commissione Trasporti del Consiglio Regionale". I tassisti, comunque, chiedono risposte subito, perché "il Comune ha messo a disposizione solo 450mila euro".