Milano, i poliziotti diventano lavavetri per protestare contro il governo

Singolare protesta dei poliziotti milanesi contro il governo. Alcuni agenti sono scesi in piazza, armati di secchi d’acqua e spazzoloni, e fermi ai semafori si sono finti dei lavavetri. Una manifestazione sicuramente particolare quella di questo giovedì mattina, organizzata dal Sap, il Sindacato autonomo di polizia, che ha organizzato manifestazioni in oltre 100 città d’Italia e ha distribuito 500mila cartoline ai cittadini e agli automobilisti, sulle quali si leggeva: "La Camera dei deputati spende 7 milioni all’anno per le pulizie e non si trovano 6 milioni per un corso anti-terrorismo col quale formare gli agenti che svolgono servizio di controllo del territorio".
Una mobilitazione volta a sensibilizzare così il governo sulla necessità di adottare provvedimenti urgenti in materia di sicurezza. Come ha dichiarato Gianni Tonelli, segretario del Sap, una situazione divenuta ormai inaccettabile: "La polvere del Parlamento vale più della vita dei poliziotti? Con questa iniziativa vogliamo dire ai cittadini che non siamo preparati all’emergenza terrorismo, e riusciamo con fatica a fare il nostro dovere a causa della carenza di mezzi ed organici, aggravata dai tagli. Per sanare questo gap, abbiamo avanzato diverse richieste: sblocco del turn over, stop alla chiusura dei presidi di polizia, assunzione degli idonei dei concorsi per sanare il sotto organico, oltre a un corso antiterrorismo per 12mila operatori che si occupano di sicurezza sul territorio. Ci sono, inoltre, mille ragazzi che hanno vinto un concorso e che potrebbero essere assunti subito, a costo zero: come lo combattiamo il terrorismo?".
Un corso per la sicurezza e un nuovo addestramento per i poliziotti
Come raccontato dal Corriere, la mobilitazione ha poi a che vedere anche con la questione costi: "Abbiamo suggerito un corso, che ponga chi si occupa della sicurezza del territorio nelle condizioni di poter affrontare un attacco terroristico, o avere la possibilità di farlo, cosa che oggi – prosegue Tonelli – difficilmente riusciremo ad avere. Serve un addestramento differente rispetto a quello col quale ci siamo misurati fino a oggi. La nostra proposta avrebbe un costo di 20 milioni per quest’anno, e 40 a regime. È una proposta che costa poco e ha la funzione di mettere una toppa ai danni che sono stati fatti in 10 anni di tagli. È ragionevole, anche in vista del Giubileo e considerati gli ultimi fatti di terrorismo". Dal Sap fanno sapere che la protesta non terminerà fino a che le cose non cambieranno: "Una cosa è certa, faremo di tutto per portare a casa il risultato, e far assumere al governo e alla maggioranza le proprie responsabilità".