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Milano, i pali della segnaletica sono pericolanti: la denuncia del comitato Abruzzi-Piccinni

A Milano un comitato spontaneo di cittadini ha sollevato la questione dei pali della segnaletica stradale, molti dei quali si troverebbero in pessime condizioni. Da quanto emerge dal dossier, su molte delle strade dei Municipi 2, 3 e 4 la percentuale di pali danneggiati è dei circa il 20 per cento.
A cura di Luca Giovannoni
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(Foto Mia News)
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Pali e segnali stradali abbattuti o pericolanti. La situazione di incuria e potenziale pericolo è stata denunciata dal comitato spontaneo Abruzzi-Piccinni di Milano. Dalle foto scattate da alcuni membri del comitato in diversi punti della città si capisce che i pali sono stati divelti o sono caduti sull'asfalto, dove giacciono abbandonati da tempo. Il dossier raccolto dei cittadini riguarda molte delle strade dei Municipi 2, 3 e 4: secondo il comitato la percentuale di pali che non sono in buone condizioni è di circa il 20 per cento. Le problematiche più frequenti sono: pali storti o decapitati, che hanno perso il cartello.

Il dossier del comitato Abruzzi-Piccinni

L'analisi eseguita dal comitato ha lo scopo di portare l'attenzione sulle difficoltà create dalla scarsa manutenzione della segnaletica stradale. "La segnaletica abbattuta – si legge nel dossier del comitato – Causa situazioni di intralcio e di pericolosità ai pedoni e in situazioni estreme può essere usata impropriamente. Una volta la cartellonistica abbattuta veniva raccolta da addetti Amsa, attualmente la cartellonistica caduta rimane sul territorio spesso per mesi, soprattutto se posta nelle aree verdi. Dalla analisi del territorio emerge che spesso la cartellonistica caduta sui marciapiedi viene spostata da solerti portinai e cittadini e posizionata dietro fioriere o in luoghi dove crea meno intralcio". È intervenuta a riguardo anche la presidente del comitato Fabiola Minoletti, specificando che:"Riteniamo che anche la segnaletica stradale trascurata contribuisca ad aumentare la percezione di degrado nella nostra città e suscita nei cittadini l’immagine di una città trascurata”.

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