Milano, funerali di Piero Rattazzo: pugni chiusi e Bella Ciao per lo storico barista del Ticinese
Folla e musica, pugni chiusi e Bella Ciao intonata da parenti, amici e clienti vecchi e giovani. La basilica di Sant'Eustorgio, al Ticinese, ha ospitato questa mattina i funerali di Piero Rattazzo, lo storico titolare del bar Rattazzo, a Milano, a due passi dalle Colonne di San Lorenzo, locale simbolo delle notti milanesi da oltre cinquant'anni.
Milano, folla e canzoni per l'ultimo saluto a Piero Rattazzo
Rattazzo, scomparso il 23 dicembre, è stato protagonista della vita della città in epoche diverse, dagli anni della contestazione a quelli della Milano da bere, fino al nuovo millennio. Ha dato da bere (e da mangiare) ad almeno tre generazioni di milanesi, studenti fuori sede, lavoratori e turisti di passaggio. Dopo che la notizia della sua morte è diventata di dominio pubblico, lo storico barman è stato salutato sui social con decine di messaggi. Per l'ultimo saluto una folla di circa 300 persone si è radunata in Sant'Eustorgio, nella stessa chiesa dove un anno fa si è celebrato il funerale di un altro simbolo del quartiere e delle notti milanesi, lo scrittore Andrea Pinketts. Ad accompagnare il feretro all'uscita il ‘pugno chiuso' di molti che oggi lo hanno voluto salutare e, dopo la Messa e i ricordi del fratello, della figlia e di due giovani avventori, le note della Banda degli Ottoni a scoppio che hanno intonato Bella Ciao e l'Internazionale.
Il messaggio di addio e il saluto del sindaco
Poche ore prima della sua scomparsa, sull'account Facebook del suo bar è apparso un messaggio di commiato: "Vi abbraccio tutti – ha scritto Piero – il Bar Rattazzo è stata la mia vita, la mia casa la mia creatura, siete e sarete sempre la mia vita, i miei ragazzi e voglio a tutti un gran bene, anche se con il mio umorismo a volte non ve lo ho dimostrato… Ho aiutato tanti voi e ne sono contento". Rattazzo è stato salutato anche dalle parole del sindaco, Giuseppe Sala, che lo ha definito "un simbolo del quartiere Ticinese. Precursore del tradizionale happy hour milanese, ha dedicato la sua vita al lavoro, che amava profondamente. Ciao Piero, Milano ti ricorda con grande affetto".