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Milano, folla in Duomo per i funerali di Giorgio Squinzi: presenti imprenditori, politici e sportivi

Duomo gremito nel giorno dei funerali di Giorgio Squinzi, patron della Mapei, ex presidente di Confindustria e presidente del Sassuolo Calcio, morto il 2 ottobre scorso, all’età di 76 anni. Ai funerali tenutisi quest’oggi nel Duomo hanno partecipato tanti nomi illustri del mondo del calcio, della politica e dell’imprenditoria italiana.
A cura di Chiara Ammendola
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La salma di Giorgio Squinzi giunta in piazza Duomo
La salma di Giorgio Squinzi giunta in piazza Duomo

Un lungo applauso ha accolto l'arrivo in piazza Duomo a Milano del feretro di Giorgio Squinzi, patron della Mapei, ex presidente di Confindustria e presidente del Sassuolo Calcio, morto il 2 ottobre scorso, all'età di 76 anni. Da tempo ricoverato all'ospedale San Raffaele di Milano, Squinzi si è spento al termine di una lunga malattia. Ai funerali tenutisi quest'oggi nel Duomo di Milano hanno partecipato tanti nomi illustri del mondo del calcio, della politica e dell'imprenditoria italiana. Presente anche Romano Prodi, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, e la squadra del Sassuolo, oltre al sovrintendente della Scala Alexander Pereira. A celebrare la messa l'abate emerito di Sant'Agostino, Erminio De Scalzi, mentre l'omelia è stata pronunciata dall'arciprete del Duomo di Milano, Gianantonio Borgonovo: "Quando una persona cara muove – ha spiegato – si produce in noi un vortice di pensieri".

Intervenuto anche il calciatore, attaccante del Brescia, Alessandro Matri: "Mi aveva accolto in un periodo calcisticamente non facile per me. Con poche parole trasmetteva valori importantissimi e una forza incredibile – ha spiegato – non ha mai fatto pesare la propria malattia, spesso era lui a tirare su noi nei nostri momenti difficili. Aveva uno spessore umano immenso, mi chiedeva sempre come stavano moglie e figli a casa". "È stato un grande imprenditore, un grandissimo uomo di sport", le parole del presidente e ad di Rcs, Urbano Cairo. "Ha fatto benissimo nel calcio, nel ciclismo e nelle sue tante attività – ha sottolineato il presidente del Torino – era una persona low profile che faceva bene le cose. Il suo motto era: "Famiglia povera, azienda ricca". Non sottraeva mai risorse alle sue aziende ma reinvestiva. Teneva davvero tanto al Sassuolo". Squinzi sarà sepolto nella cappella di famiglia a Pero.

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