Milano, detenuto dichiarato morto per errore: il fratello chiede al Comune 200mila euro
Era stato scambiato per un senza tetto trovato morto il 12 gennaio del 2013 in via Brera a Milano. Secondo l'analisi delle impronte digitali quel corpo senza vita, nessun documento addosso, apparteneva al 70enne Alviero Polacco. Chiamato a riconoscere la salma, il fratello Roberto aveva negato con decisione che si trattasse del parente, ma nonostante questo Alviero Polacco era stato dichiarato ufficialmente morto.
Poi nel settembre del 2014 l'uomo riceve un telegramma dalla casa circondariale di Sanremo dove si chiedono informazioni sulla situazione economica del fratello Alviero che, tutt'altro che morto, si trova detenuto nel carcere ligure per furto e ricettazione d'opere d'arte. Così ora Roberto Polacco ha chiesto al Comune di Milano un risarcimento di 200mila euro per quell'errore di riconoscimento. Ecco cosa ha dichiarato il legale dell'uomo a il Messaggero: "Il mio assistito oltre a subire danni morali, piangendo la morte di un fratello che in realtà è vivo, ha perso il lavoro, in quanto si occupava delle pulizie nella sinagoga di Milano e in seguito al clamore provocato dalla vicenda non gli è stato rinnovato il contratto".