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Milano, espulso 25enne pakistano: “Era un aspirante martire”

Un 25enne residente a Vaprio d’Adda di origini pakistane è stato fermato e espulso dal Ros dei carabinieri: secondo le indagini sarebbe stato un aspirante martire e avrebbe aderito alle posizioni dello Stato Islamico.
A cura di Valerio Renzi
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I carabinieri dei Ros hanno fermato ed espulso, su indicazione diretta del ministero dell'Interno, un 25enne di nazionalità pakistana residente a Vaprio d'Adda (Milano) come "atto di prevenzione antiterrorismo". Secondo gli inquirenti infatti il giovane si era radicalizzato aderendo, non è noto se solo tramite internet o con contati diversi, al Califfato dell'Isis. Da quanto si apprende il giovane aveva in programma di colpire una rivendita di alcolici e obiettivi militari.

Arrivato 13enne in Italia, dove entrambi i genitori lavorano, ha frequentato a Vapria d'Adda le scuole. Negli ultimi mesi il giovane avrebbe conosciuto una crescente radicalizzazione, tanto da voler raggiungere le truppe dello Stato Islamico sul campo, tentando di convincere anche la moglie a seguirlo e diversi amici. Nel corso delle indagini gli inquirenti parlano della volontà del giovane di andare incontro al martirio, definendo come legittimi gli attentanti in Belgio e Francia in quanto paesi nemici dell'Islam. Il 25enne sarebbe stato poi un assiduo frequentatore di siti di propaganda jihadista, oltre a essere in contatto con persone di orientamento radicale, alcune delle quali coinvolte in inchieste giudiziarie.

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