Milano, emergenza affitti per studenti e lavoratori fuori sede: Cgil, Sunia e Udu scrivono al Comune
L'emergenza Coronavirus, al di là del primario aspetto sanitario, ha avuto pesantissime ripercussioni anche a livello economico. Il blocco di alcune attività lavorative, la cassa integrazione, il blocco degli spostamenti, hanno determinato una grave situazione di difficoltà, tra le varie categorie, per gli studenti e i lavoratori fuori sede. Risulta loro molto difficile, in maniera particolare, il pagamento degli affitti, specie in una città come Milano dove i canoni di locazione sono (o per lo meno erano prima dell'emergenza), molto alti. "Sono moltissimi i giovani studenti e i lavoratori fuori sede che si sono rivolti alle nostre organizzazioni perché si trovano nelle condizioni, seppur momentanee, di non poter pagare l'affitto dell' appartamento o della stanza che non stanno più abitando – hanno spiegato la Cgil, il Sunia (Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari) e l'Udu (Unione degli universitari) di Milano -. Impossibilità legata al fatto che le loro famiglie, loro sostanziale aiuto economico, hanno subito una consistente riduzione di reddito dovuta alla sospensione o alla riduzione dell'attività lavorativa".
Al Comune: convocare un tavolo per rinegoziare canoni e contratti
Per questo motivo Cgil, Sunia e Udu hanno chiesto un aiuto al Comune di Milano: a Palazzo Marino, e in particolare all'assessore alla Casa Gabriele Rabaiotti, è stato chiesto di convocare un tavolo con le rappresentanze sindacali, studentesche e delle associazioni delle proprietà. L'obiettivo è arrivare alla rinegoziazione dei canoni e dei contratti per i circa 140mila studenti fuori sede e dare seguito all'Ordine del giorno approvato ieri in Senato, chiedendo al governo lo stanziamento di nuove e ingenti risorse, che il Sunia quantificato in 300 milioni di euro, per il fondo di sostegno all'affitto unificato con il fondo per la morosità incolpevole. A livello nazionale sono state presentate altre tre proposte: la possibilità di accedere al "Fondo di sostegno all'affitto" con misure straordinarie di urgenza, l'esonero dal pagamento dei canoni di locazione per gli studenti che usufruiscono del servizio "alloggi a pagamento" messi a disposizione dagli enti per il diritto allo studio e infine incentivi fiscali per i nuclei familiari e gli studenti affittuari che adesso non alloggiano nel proprio domicilio universitario.
Al Comune di Milano, infine, dai sindacati e dall'associazione studentesca arriva anche un'altra richiesta: l'impegno affinché Atm garantisca il rimborso degli abbonamenti ai mezzi pubblici attualmente inutilizzati per gli studenti e i lavoratori fuori sede, contestualmente a un sensibile abbassamento del costo degli stessi per l'anno successivo. Negli scorsi giorni Atm aveva già annunciato di stare lavorando per capire come garantire i rimborsi.