Milano, dramma al centro di accoglienza di via Corelli: migrante 34enne trovato impiccato
Dramma nell'ex Cie di via Corelli a Milano, ora la Casa della carità che ospita i richiedenti asilo politico. Un ragazzo di 34 anni, di origini afghane, è stato trovato senza vita questa mattina, giovedì 24 agosto, dopo essersi impiccato in un locale della struttura. Poco dopo le 8 è scattato l'allarme, con l'intervento immediato di un'automedica, un'ambulanza del 118 e la polizia, ma non c'era più nulla da fare. Pare che la vittima soffrisse di problemi psichici dichiarati, e che questi siano probabilmente alla base del suo gesto. Anche per gli inquirenti, pare non ci siano dubbi: si è trattato di un suicidio, anche se le forze dell'ordine continuano a effettuare tutte le analisi e le ricerche del caso.
Il giovane era arrivato in Italia soltanto all'inizio del mese. Avviatosi verso l'Austria, è poi dovuto rientrare nel nostro Paese. Era, infatti, riuscito ad arrivare oltre confine ma le autorità austriache lo avevano rispedito indietro sulla base degli accordi di Dublino, che prevedono la permanenza nel luogo in cui il migrante viene registrato. "Purtroppo abbiamo sempre più segnalazioni di persone che arrivano da noi con situazioni di disagio psichico e che cerchiamo di seguire con i nostri psicologi, ma è un'emergenza e un problema che temo aumenterà", ha commentato don Virginio Colmegna, presidente della fondazione Casa della carità.
Non è la prima volta che si verificano episodi del genere nei centri di accoglienza dei richiedenti asilo a Milano. Lo scorso anno, non solo un ragazzo angolano di 28 anni si era tolto la vita impiccandosi in un bagno della struttura di via Fratelli Zoia, ma un altro giovane 30enne si era ucciso gettandosi da una finestra nel centro di via Aldini.