Milano, disabile annega in piscina durante un corso di nuoto: si indaga per omicidio colposo
Indagine per omicidio colposo per la morte del disabile di 32 anni annegato in piscina a Milano durante un corso di nuoto. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per fare luce sulla tragedia avvenuta martedì pomeriggio nel quartiere Quarto Cagnino, nell'impianto di via Lamennais.
Disabile annega in piscina durante un corso di nuoto: si indaga per omicidio colposo
Stando alla prima ricostruzione dei carabinieri, l'uomo si sarebbe allontanato dagli altri partecipanti all'attività, una decina in tutto, anche loro con disabilità, per dirigersi verso un punto più profondo della vasca. In pochi secondi ha iniziato ad annaspare ed è finito sott'acqua. Quando è stato raggiunto da una bagnina e portato a bordo vasca era già in arresto cardiaco. I tentativi di rianimarlo con il defibrillatore sono stati vani. L'incidente è avvenuto pochi minuti dopo le 15 di martedì 7 gennaio. I soccorritori del 118, arrivati sul posto con ambulanza e automedica, non sono riusciti a salvare il 32enne. Il decesso è stato dichiarato attorno alle 17.30 all'ospedale San Carlo.
Davide era orfano, viveva in una comunità
Davide D., orfano di padre e madre, era affidato alla comunità per disabili ‘Le chiavi di casa' della cooperativa onlus Azione Solidale. Era affetto dalla rara sindrome Cornelia de Lange, che provoca disabilità motoria e ritardo mentale. Le verifiche disposte dagli inquirenti dovranno ora accertare se il personale presente in piscina al momento della tragedia fosse sufficiente per sorvegliare l'intero gruppo di persone diversamente abili e se vi siano responsabilità da parte di chi avrebbe dovuto vigilare sulla lezione.
I sorveglianti decisi dalla Federazione, piscina chiusa fino a domani
Intanto, come verificato da Fanpage.it, la piscina di via Lamennais di Quarto Cagnino resterà chiusa oggi e riaprirà domani, dopo la tragedia di ieri pomeriggio, che ha limitato anche l'orario di accesso al pubblico per le ore successive. Rabbia per un cliente che si era presentato di buon mattino per una nuotata: "Nemmeno hanno avvisato, bastava un messaggio, qualcosa". Ma non è noto se l'uomo fosse a conoscenza di quanto successo a Davide D. Secondo quanto trapelato, comunque, la presenza del solo bagnino per tutto il gruppo dei ragazzi diversamente abili, non sarebbe stata un'anomalia, in quanto è la Federazione che decide quante persone affiancare volta per volta. Il bagnino presente che è poi intervenuto per praticare una prima manovra di rianimazione era l'unico incaricato per la lezione di ieri.