Milano, decine di matrimoni combinati per il permesso di soggiorno: tariffe da 3000 euro
Giovani spose cinesi o dell'Est Europa che prendono per marito anziani italiani. Ogni anno, a Milano, si assiste ad almeno una decina di episodi di questo tipo. Molto spesso si tratta di matrimoni combinati, dove l'amore non conta niente: quello che importa è il permesso di soggiorno che il futuro sposo garantirà alla sua consorte. Un documento che ha però un costo: oltre tremila euro.
Ad accendere i riflettori su un fenomeno abbastanza diffuso in città, ma difficile da contrastare, è il Corriere della sera. Il meccanismo alla base dei matrimoni combinati è più o meno sempre lo stesso: alcune organizzazioni (l'ultima a essere stata scoperta era cinese e chiedeva cinquemila euro per combinare le nozze), incrociano domanda e offerta "accoppiando" persone desiderose di un permesso di soggiorno italiano (o comunitario) con chi, dietro compenso, è disposto a farsi mettere la fede al dito. In matrimoni che davanti alla legge sono regolari, e che consentono poi alle coppie in questione di chiedere il ricongiungimento familiare con il rilascio del tanto sospirato permesso di soggiorno.
Non sono solo donne straniere a cercare mariti italiani. Accade anche l'inverso: con cittadini extracomunitari, spesso giovani nordafricani, che sposano donne romene. I casi di matrimoni combinati scoperti dalla polizia locale negli ultimi due anni sono una ventina, ha spiegato Palazzo Marino. Ma, tranne casi eclatanti in cui vengono scoperte grosse organizzazioni dietro questo business, si tratta di un fenomeno difficile da individuare. Per le pubblicazioni di nozze basta infatti consegnare un documento valido corredato da fotografia e comunicare il proprio domicilio. E la differenza d'età può essere solo un elemento sospetto, ma nient'altro: d'altronde, si sa, all'amore non si comanda.