Milano, crollano furti in casa e rapine, ma preoccupa la droga: “Più reati legati allo spaccio”
A Milano cala il numero dei delitti nei primi dieci mesi del 2019. I reati denunciati sono il 4,6 per cento in meno rispetto all'anno precedente e il 15,5 per cento in meno nel confronto con cinque anni fa nel territorio di Milano, meno 16,2 per cento nella città metropolitana. Crollano i reati predatori, con furti e rapine diminuiti di circa 9 punti rispetto al 2018 e rispettivamente del 20 e del 30 percento sul 2014. A dirlo sono i dati dati sulla criminalità presentati dal prefetto di Milano, Renato Saccone, con il questore Sergio Bracco, il comandante provinciale dei carabinieri, Luca De Marchis e della guardia di finanza, Stefano De Braco. Numeri che vanno analizzati e contestualizzati e non esauriscono la realtà, "che è fatta molto anche di percezione", ha spiegato il prefetto, ma fotografano alcuni passi avanti in una metropoli che "negli ultimi cinque anni ha vissuto un grande dinamismo, una crescita del turismo e del numero di eventi".
Calano borseggi e rapine, furti in abitazione – 43%
Migliora il dato dei furti in abitazione, in calo del 18 per cento in un anno e del 43 per cento in cinque anni. "È positivo il calo dei furti in casa, un reato che ingenera forte insicurezza nelle famiglie", ha sottolineato Saccone. In diminuzione anche i furti con strappo e con destrezza, quelli negli esercizi commerciali e quelli delle auto. Meno rapine in casa e nei negozi, ma aumentano quelle in strada. In aumento le denunce di violenze sessuali. Un dato che viene letto anche come una maggiore propensione alla denuncia da parte delle vittime
Preoccupa lo spaccio di droga: "Aumento enorme dei reati"
Ad allarmare sono invece i dati sullo spaccio di stupefacenti. Il traffico e il consumo di droga rimane una criticità in città e provincia, anche dopo le operazioni che hanno liberato il boschetto di Rogoredo dalla presenza dei pusher. Dal 2014 i delitti legati agli stupefacenti sono aumentati del 68 per cento, dell'8 per cento in dodici mesi. "Un aumento enorme rispetto a cinque anni fa", ha riconosciuto il prefetto. Dati che però vanno letti anche in positivo, ha spiegato il questore Bracco, perché "vuol dire che ci sono stati più interventi nei confronti degli spacciatori, più operazioni e arresti". "Si tratta di un fenomeno internazionale che riguarda tutte le grandi città – ha spiegato il prefetto Saccone – negli ultimi anni abbiamo avuto una recrudescenza dovuta anche ai prezzi molto bassi. Col tempo abbiamo messo a punto una risposta sempre migliore. Dovremo lavorare molto anche sulla prevenzione e la riduzione del consumo". Il prefetto ha ricordato anche l'efficacia delle operazioni su Rogoredo, che hanno disarticolato il mercato. ""Abbiamo eliminato un supermercato della droga, ora stiamo affrontando i rivoli", ha detto il prefetto, assicurando che la battaglia non è finita.
Truffe e criminalità organizzata
Preoccupa anche l'aumento di truffe, sia agli anziani che informatiche, e dei reati legati alla criminalità organizzata, come le estorsioni. Truffe e frodi informatiche crescono (più 16,5 per cento e più 116,6 per cento dal 2014 in città). "E in questi caso è fondamentale l'informazione in quanto è la vittima stessa che può prevenire il reato", ha spiegato Saccone. Resta forte la morsa della criminalità organizzata. Ne è prova l'aumento dei casi di estorsione, più 24 per cento a Milano e più 30 per cento nella provincia in cinque anni.