Milano, crescono le imprese gestite da stranieri

Aumentano di anno in anno le imprese guidate da stranieri a Milano, fino a raggiungere il monopolio quasi incontrastato in alcuni settori quali il commercio ambulante, i tessili, l'abbigliamento e anche la ristrutturazione di edifici. Secondo una ricerca della Camera di Commercio di Milano, nel capoluogo lombardo una impresa su sette è straniera. E' grazie al contributo di imprenditori e operatori stranieri dunque che l'economia milanese si mantiene competitiva. In base allo studio ottenuto dai dati del secondo trimestre 2014 e 2013 del registro delle imprese, infatti, nell'ultimo anno le imprese attive sono cresciute di duemila unità e l'economia ha subito una flessione positiva pari al +7,4%.  

Senza i cittadini stranieri a Milano ci sarebbero in media seicento imprese in meno ogni anno (-0,2%). Son quini imprenditori di nazionalità egiziana (6.180, 21,3% del totale), cinese (4.604, 15,8%), marocchina e rumena (circa 2.400 ciascuno), ma anche siriana (+30,7%) e bengalese  (+28,4%) a tenere a galla il commercio lombardo. Sono 38mila le imprese gestite da cittadini extracomunitari presenti in città e pesano il 13,2% del totale. Nell'ultimo anno si attestano in crescita costante i settori di attività tradizionali degli stranieri (+12,3% il commercio, +7,5% la ristorazione, +11,1% i servizi alle imprese). Agli imprenditori di nazionalità stranieri appartiene dunque il monopolio del commercio ambulante di merci varie che rappresenta il 75,4% del totale, seguito da tessili e abbigliamento (65,4%), dalla manifattura dei tappeti  (58,3%), dai lavori di ristrutturazione di edifici  (54,8%), intonacatura (51,4%) e servizi di pulizia (53,2%). Con una attività su cinque, pesano, invece, le imprese straniere nel settore ristorazione. A sorpresa, si registra anche una crescita delle imprese guidate da titolari stranieri nei settori artistico e ludico (+15,3%), e nei servizi della persona (+14,8%).