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Milano, crematorio di Lambrate chiude per un mese: “Troppi morti con coronavirus, rischio sanitario”

A Milano nella seconda metà di marzo si è registrato un forte aumento del numero dei decessi, oltre 2100 in un mese. Per questo il Comune ha deciso di chiudere fino al 30 aprile il Crematorio di Lambrate, dove il tempo di attesa rischia di superare i 20 giorni, con gravi rischi igienico sanitari. “Abbiamo osservato un incremento notevole, anche a causa dei decessi più che raddoppiati tra gli ospiti delle Rsa cittadine e nelle abitazioni private”, ha spiegato l’assessore ai Servizi Civici Roberta Cocco.
A cura di Simone Gorla
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Troppi morti nella seconda metà del mese di marzo: a Milano chiude il crematorio di Lambrate, che resterò fermo fino al 30 aprile per il numero altissimo di decessi registrati al culmine dell'emergenza coronavirus.

Coronavirus, a Milano più di 2100 morti nel mese di marzo

Complessivamente nel trimestre gennaio-marzo i deceduti milanesi sono stati 4.459 nel 2020, 3.888 nel 2019 e 3.929 nel 2018. Nel mese di marzo 2020 i decessi dei residenti milanesi sono stati 2.155 (dato in aggiornamento), mentre erano stati 1.224 nel 2019 e 1.206 nel 2018.

Chiuso il crematorio di Lambrate fino al 30 aprile

L'ordinanza n. 18/2020 del Comune di Milano recepisce le indicazioni del Ministero della Salute legate all'emergenza covid-19 stabilendo che, a partire da domani e fino al 30 aprile, non saranno più autorizzati nuovi ingressi nel polo crematorio di Lambrate. La nuova disposizione supera l'ordinanza n. 16/2020 (interruzione del servizio per i cittadini non residenti deceduti a Milano), estendendo l'interruzione anche ai residenti, a causa dell'aumento costante e progressivo dei defunti in attesa di cremazione. Al momento l'attesa è di circa 20 giorni e Palazzo Marino in caso di superamento di questa soglia, potrebbe causare criticità di carattere igienico-sanitario. 

Assessore Cocco: A Milano siamo ancora in fase di aumento dei decessi

“I dati dimostrano che anche a Milano siamo in fase di aumento dei decessi – dichiara l'assessora ai Servizi Civici Roberta Cocco –. I mesi di gennaio e febbraio e la prima metà di marzo sono in linea con gli anni precedenti ma, a partire dalla seconda metà di marzo, abbiamo osservato un incremento notevole, anche a causa dei decessi più che raddoppiati tra gli ospiti delle Rsa cittadine e nelle abitazioni private. Incrementi che hanno saturato la capacità del Crematorio di Lambrate determinando quindi la chiusura forzata in un momento già molto difficile e doloroso per tutti. I nostri dipendenti del settore funebri e cimiteriali stanno lavorando senza sosta e con un altissimo senso di responsabilità per garantire lo svolgimento di tutte le attività necessarie, a loro va il ringraziamento di tutta l'Amministrazione comunale”.

Le indicazioni per la famiglie dei defunti

"Da domani, venerdì 3 aprile, sarà possibile inumare i propri cari senza costi o procedere alla loro tumulazione in colombaro con il solo pagamento delle tariffe di concessione del manufatto – si legge in una nota dell'amministrazione comunale -. I familiari dei defunti venuti a mancare in ospedale o nelle strutture socio-assistenziali dovranno dare disposizioni per la salma entro tre giorni dalla data del decesso, in caso contrario l'amministrazione procederà d'ufficio all'inumazione".

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