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Milano, corsi di identità sessuale nelle scuole elementari: insorge il centrodestra

Una scuola elementare di Milano in zona Lambrate ha attivato dei corsi di “identità sessuale, accettazione del proprio corpo sessuato e del rispetto per quello dell’altro”, per gli alunni di quinta elementare. L’iniziativa ha trovato il sostegno del centrosinistra, ma il centrodestra protesta: “Argomento troppo delicato”.
A cura di Federica Gullace
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Corsi di sessualità a scuola? Per alcuni molto utili, per altri assolutamente fuori luogo. È questa la novità di alcuni istituti scolastici milanesi, che ha già suscitato un polverone. Si tratta, in particolare, di un corso tenuto da due psicoterapeuti nelle classi quinte elementari, per parlare di "identità sessuale, accettazione del proprio corpo sessuato e del rispetto per quello dell’altro", aiutando così i "bambini e le bambine a riconoscere i diversi significati della sessualità, leggendo in maniera critica i messaggi pubblicitari centrati sul corpo".

Le polemiche sarebbero emerse a seguito della richiesta da parte dell’istituto comprensivo Scarpa di via Clericetti a Milano, in zona Lambrate, che si è rivolto al consiglio di Zona 3 chiedendo un contributo economico di 1.500 euro per il progetto "Io sono speciale", rivolto a 127 bambini di sei classi, assieme ai genitori e docenti. Dopo diverse critiche e dubbi, la delibera era passata, grazie al sostegno del centrosinistra: "L’Ombelico, che terrà il corso a scuola, è una onlus seria. Negli ultimi anni della scuola primaria gli alunni manifestano comportamenti tipici della preadolescenza. E noi concordiamo sull’esigenza di dare un qualificato appoggio alla scuola su temi così complessi".

Il centrodestra: "Argomento troppo delicato"

Dall’altro lato, è insorto contro i corsi il centrodestra, che per questo ha presentato un emendamento per chiedere il consenso dei genitori alla partecipazione dei figli all’iniziativa. Come riportato da Repubblica, Nicola Natale, consigliere Ncd, ha così dichiarato: "Non si può delegare alla scuola un discorso così delicato. Il problema è verificare chi tiene questi interventi educativi e come: il rischio è che si parli di argomenti non condivisi dai genitori con bambini in tenera età. A dieci anni molti sono immaturi per i discorsi sulla sessualità".

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