Milano continua a preoccupare, in 24 ore registrati quasi 300 casi in più di Coronavirus
L'ultimo bollettino diramato dalla Regione Lombardia riguardante i dati dell'emergenza Coronavirus, non registra un miglioramento nell'area della città metropolitana di Milano. Come comunicato dall'assessore al Welfare Giulio Gallera, infatti, nella provincia del capoluogo di regione sono stati 481 i casi di Covid registrati nelle ultime 24 ore, dei quali 297 solo in città. In totale, la provincia di Milano, che resta la più colpita d'Italia, conta 5.857 contagi. Ciò, potrebbe essere riconducibile alla maggiore presenza di cittadini in strada, come testimoniato dalla popolazione e ribadito da Gallera: "Hanno ragione i cittadini che dicono che c'è troppa gente in giro".
A tal proposito, oltre alle preoccupazioni dell'assessore Gallera, si è espresso anche Francesco Blasi, direttore del Dipartimento di medicina interna e dell'Unità operativa complessa di pneumologia del Policlinico di Milano. Blasi ha detto che "l'epidemia in città non ha ancora rallentato come ci si aspettava", anche se al Policlinico "si registra una minore pressione sul pronto soccorso". Per migliorare la situazione relativa ai nuovi contagi, però, Blasi suggerisce che il prolungamento delle restrizioni per la categoria over 60 è da valutare: "Il Comitato tecnico-scientifico starà sicuramente valutando tutte le ipotesi – ha detto Blasi -. Certamente la distanza sociale, l'utilizzo di mascherine e guanti, lavarsi i guanti prima di toglierli e lavarsi le mani sono tutte indicazioni fondamentali". Intanto il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha annunciato che "dal 21 aprile ci sarà il riconoscimento del test sierologico sviluppato al Policlinico San Matteo di Pavia che riuscirà a individuare chi ha avuto il Coronavirus e ha un numero sufficiente di anticorpi per garantirgli la copertura". Questa, quindi, la svolta positiva della regione maggiormente colpita dal Covid-19 che potrebbe incidere anche sull'andamento del suo capoluogo.